Bidilo pronto a pagare 36,5 milioni per gli stipendi e i debiti di Sielna

Riunione in procura tra i legali e i collaboratori del magnate kazako, il pm De Flammineis e il gip Cornetti. L’avvocato Arnulfo: "Abbiamo formalizzato la nostra proposta, vogliamo salvaguardare i lavoratori"

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L’avvocato Carlo Arnulfo, legale di Igor Bidilo, è uscito dalla riunione in procura sugli sviluppi dell’inchiesta ’Hidden Partner’, convinto che molte nubi si potranno diradare sul futuro di Sielna, la società holding, della quale Bidilo ha oltre l’80 per cento del capitale. "Il clima era disteso, sono fiducioso sull’esito della nostra proposta - commenta l’avvocato Arnulfo dopo il summit a Palazzo di giustizia -. Il nostro unico interesse è salvaguardare l’azienda e i livelli occupazionali".

E’ l’argomento più delicato sollevato dall’inchiesta che fa tremare Siena, e non solo. Con 12 indagati, 5 colpiti da misure interdittive, tra cui la sospensione dalla gestione della società e dalla presidenza della Camera di Commercio Arezzo-Siena. E accuse che vanno dall’autoriciclaggio, la corruzione, l’approppriazione indebita e reati societari e contabili. La sorte dei circa 400 dipendenti fissi, più altri 200 stagionali legati alle società di Sielna, che controlla 27 ristoranti, bar e locali a Siena, Firenze e Milano, due marchi celebri come Scudieri e Nannini e il Caffè delle Giubbe Rosse a Firenze, è il punto dolente per gli inquirenti. E l’argomento che sta più a cuore alla politica e alle istituzioni, a partire dal Comune di Siena, che ha paura di un’emorragia occupazionale, nel caso saltasse la società. Che è affidata al commercialista fiorentino Antonio Castagnazzo.

"Nella riunione in procura - racconta l’avvocato Arnulfo - con il gip Ilaria Cornetti, il pm Siro de Flammineis, l’amministratore Castagnazzo affiancato dalle due collaboratrici, oltre a me c’era il rappresentante russo di Igor Bidilo, Denis Milovidov con l’interprete, e l’avvocato svizzero Christian Smith. Ai giudici abbiamo formalizzato la proposta di pagare i debiti della società, per chiudere le partite e dare certezze sul futuro di Sielna".

Non si tratta di piccole somme, come conferma l’avvocato. "La proposta di Bidilo è di pagare 36 milioni e mezzo di euro per gli stipendi di tutti i dipendenti e le fatture dei fornitori. Una somma accompagnata dalle garanzie per gli inquirenti sulla regolarità contributiva e fiscale di quei soldi. Così pagheremo i debiti imminenti, pur di salvaguardare la società Sielna, i locali e i livelli occupazionali. Con garanzie per tutto il personale, anche quello stagionale".

Quella annunciata dai legali e dal rappresentante di Igor Bidilo è una mossa che potrebbe fugare diverse preoccupazioni. Compresi i timori dell’autorità giudiziaria sulla provenienza di quei 36 milioni e mezzo di euro. "Ora aspettiamo la decisione del gip Cornetti - conclude l’avvocato Carlo Arnulfo - ma nella nostra proposta ci sono anche le garanzie per l’autorità giudiziaria. E’ stata una riunione cordiale, c’è stata disponibilità da parte del gip. Che si prenderà il tempo necessario per accettare o respingere la proposta. Noi siamo fiduciosi, abbiamo pagato i primi 317mila euro per le spese". Ogni versamento di Bidilo dovrà avere la certificazione di regolarità fiscale e contributiva. "Sarà il nostro purgatorio" chiosa l’avvocato.

P.D.B.