Berlusconi assolto, la procura fa ricorso

Ruby ter senese, il pm Magnini aveva depositato l’atto il 4 marzo scorso. I difensori del pianista Mariani: "Nessun argomento nuovo"

di Laura Valdesi

Ruby ter, il braccio di ferro fra la procura di Siena e il pool legale del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi proseguirà in appello. Il 4 marzo scorso, infatti, il pm Valentina Magnini ha depositato il ricorso contro la sentenza di assoluzione con formula piena "perché il fatto non sussiste" per l’ex premier e per il pianista delle serate di Arcore Danilo Mariani pronunciata il 21 ottobre scorso. Entrambi erano accusati di corruzione in atti giudiziari. Come si ricorderà il Ruby ter senese era arrivato a Siena nel 2016 in quanto non erano stati solo a Milano ma in varie parti d’Italia i presunti versamenti sospetti che, secondo la procura, rappresentavano il prezzo della corruzione servita ad addomesticare le testimonianze nel processo che vedeva Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile concluso in Cassazione con la sua assoluzione definitiva. Il pm Valentina Magnini aveva chiesto la condanna a 4 anni per Berlusconi e per Mariani. Non c’erano invece state intese illecite per il collegio presieduto da Simone Spina fra i due. E i 3mila euro al mese corrisposti al pianista che abita a Sarteano non sarebbero stati una spinta per dire il falso ma la retribuzione dell’attività da lui svolta per il Cavaliere. Non solo: nelle trenta pagine di motivazioni della sentenza veniva rilevato che il rapporto con il leader azzurro non era solo professionale "ma anche di natura amicale". Soprattutto mancavano le prove dell’accordo corruttivo. Anche se Mariani, il 13 maggio 2021 era stato condannato per falsa testimonianza, scriveva Spina, "rispetto a quella prospettata dal pm sussiste una confliggente ipotesi, quella per cui il pianista abbia sì deposto il falso ma non già perché tenuto a farlo in esecuzione di un patto corruttivo stipulato con Berlusconi bensì in ragione del legame professionale ed amicale che lo legava da tempo a lui". Appello era già stato depositato da tempo dagli avvocati di Mariani, Salvatore Pino e Fanny Lucia Zoi, contro tale sentenza anche se la prescrizione è dietro l’angolo. "La procura ha sostanzialmente riproposto acriticamente gli stessi argomenti declinati nella requisitoria ", osservano i due legali del pianista di Arcore relativamente all’impugnazione dell’assoluzione per la corruzione in atti giudiziari. "Quindi non ravvisiamo – proseguono – alcun nuovo argomento idoneo a mettere in crisi la convincente motivazione del collegio di primo grado". Come detto l’appello del pm Magnini è stato depositato il 4 marzo e poi il 15 erano state aggiunte precisazioni all’atto già depositato. Per la cronaca, il 10 marzo il troncone senese del Ruby ter era tornato in aula per la correzione di un mero errore materiale presente nelle motivazioni depositate il 19 gennaio. Il nome del leader di Forza Italia appariva sbagliato. ’Berlusoni’, si leggeva infatti in alcuni passaggi. Presente in aula l’avvocato Lorenzo De Martino che insieme al padre Enrico e allo storico legale del Cavaliere Federico Cecconi assiste l’ex premier.

Arriveranno invece nella prossima udienza a Milano, la seconda dedicata alla requisitoria dei pm, le richieste per Silvio Berlusconi e altre 28 persone imputate, a vario titolo, per corruzioni in atti giudiziari e falsa testimonianza nel processo ’madre’ del Ruby Ter.