Beni confiscati alla mafia, 11 in provincia di Siena

Simbolo è Suvignano. Ciuoffo: "Puntiamo. a ridurre i tempi. per l’assegnazione"

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"Beni confiscati, puntiamo - ha precisato l’assessore Ciuoffo - a ridurre i tempi necessari all’assegnazione: nove anni di media sono davvero troppi, anche se da questo punto di vista sono stati fatti molti passi avanti nel processo di velocizzazione delle procedure. Sono ormai maturi i tempi per una legge capace di snellire le troppo spesso defatiganti procedure che devono essere seguite e mi auguro si riesca ad approvarla presto. Il confronto su questi temi con il direttore nazionale dell’agenzia dei beni confiscati, prefetto Bruno Corda, e con il prefetto di Firenze, Valenti, non è mai mancato e colgo l’occasione per ringraziarli per il loro impegno. La Regione crede molto nella necessità di recuperare immobili e terreni al fine di restituirli alle proprie comunità locali, dando così una risposta alle diverse esigenze di carattere sociale. Per tali ragioni la Giunta regionale ha stanziato per il triennio circa 5,5 milioni". Tante sono le cifre presentate nel corso dell’iniziativa. Fotografano una situazione composita, che riguarda tutte le province della Toscana. Quella che ha sul proprio territorio il maggior numero di beni sottratti definitivamente alle mafie è Grosseto con 80, seguita da Pistoia con 62 e da Prato con 47. Fanalino di coda in questa particolare classifica è Firenze, con 13 beni. Il totale ammonta a 284 in tutta la Toscana. Sono 68 su 273 i Comuni toscani che hanno sul proprio territorio beni sottratti alla criminalità. Il numero più grande è in provincia di Pistoia con 14 Comuni, seguita da Siena con 11 (dove spicca la tenuta di Suvignano che è diventanta un simbolo) e da Livorno con 9. In pratica i beni sequestrati alle mafie sono presenti in un comune toscano su quattro.