Barbarossa: "La mia vita, tutta un romanzo"

Il celebre cantautore a Pienza per presentare all’Emporio Letterario ‘Non perderti niente’, il suo libro con cui ha festeggiato 60 anni

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di Antonella Leoncini

"Un mondo nuovo, diverso da quello in cui ho vissuto con la musica fino ad adesso – dice Luca Barbarossa -. L’’Emporio Letterario mi aiuta a comprendere meglio questa realtà con cui ho iniziato a confrontarmo. Lo scenario di cui parla è l’universo dei libri nel quale è entrato con ‘Non perderti niente’, che ha raccontato in Piazza Pio II. "Mi ha convinto l’editore Mondadori. Ne è valsa la pena".

Undici album, nove volte al Festival di Sanremo che ha vinto nel 1992 con ‘Portami a ballare’. Barbarossa ha avuto il plauso di Franca Rame e di Dario Fo per ‘L’amore rubato’, uno fra i brani più politici presentati all’Ariston. E poi ci sono Via Margutta, Roma Spogliata, Yuppies, Al di là del muro, L’amore rubato, Ali di cartone, le altre canzoni e tutta la vita che con il libro ha raccontato a Pienza.

Perché ?

"Se si decide di scrivere un libro, dobbiamo incontrarei, sapere cosa ne pensano gli altri, tanto più negli ambienti dedicato ai libri. E poi visitare Pienza, è sempre una buona occasione".

I cantautori sono abituati a scrivere libri, ‘Non perderti niente’, invece, è il suo esordio letterario.

"Ho voluto festeggiare i miei primi sessant’anni, il 15 aprile, con un libro che racconta molto della mia vita. Tante situazioni che prima non avevo mai detto né cantato. Sessanta anni meritano di essere ricordati; e poi ci sono anche i miei quaranta anni nella musica. ‘Non perderti niente’ mette tutto insieme".

Cioè?

"Un omaggio anche a mia moglie Ingrid con cui condivido la vita e la famiglia, e che mi ha regalato i nostri figli Margot, Flavio e Valerio. È come se tutti i momenti della mia vita si fossero incontrati: il ragazzo che ero e l’uomo che sono diventato. Non ti accorgi che il tempo passa, ma se cominci a raccontare, diventa anche difficile credere che sia sempre il protagonista".

Un’autobiografia?

"No. Non seguo una costruzione metrica o cronologica. Condivido le mie avventure. Un viaggio che inizia da Roma e, infatti, nel libro parlo soprattutto dei miei viaggi".

Cosa è successo?

"Mi hanno anche permesso di incontrare persone straordinarie, come Maradona e Luciano Pavarotti, Roberto Benigni e Bruce Springsteen, ma anche una spogliarellista spagnola, un pescatore cubano, un mago messicano. Insomma, tanti personaggi e situazioni che si incrociano con ‘ ‘Non perderti niente’".

Il suo nuovo mondo?

"Quello delle librerie, degli incontri: hai il tempo di riflettere e di conoscere, parlare con gli altri. Diverso da quello, direi frenetico, che oggi fra You Tube, Spotify e il resto, muove la musica".

Dopo Pienza e il libro. ritornerà Barbarossa cantautore?

"Il 4 settembre sul palco dell’Auditorium Parco della Musica ‘Non perderti niente’ diventerà un racconto suonato della mia vita, dedicato anche alla chitarra che mi accompagna da quando ero piccolo. Doveva essere il 15 aprile ma la situazione generale ha costretto a rimandarlo. Sarà una grande festa per i miei 60 anni con gli amici e chi mi ha seguito in questi anni".