Bankitalia vende Palazzo delle Papesse

L’elenco degli immobili da cedere diffuso ieri. Nel piano operativo più flessibilità sui cambi di destinazione

Palazzo delle Papesse (Di Pietro)

Palazzo delle Papesse (Di Pietro)

Siena, 17 gennaio 2020 - L’elenco è stato diffuso ieri , giovedì 16 gennaio, sul sito della Banca d’Italia: tra gli immobili in vendita in tutta Italia, l’istituto di via Nazionale ha inserito anche il palazzo delle Papesse, indicato nella scarna scheda con l’indicazione di immobile destinato a museo. La vecchia sede senese di Bankitalia, prima del trasferimento in via della Stufasecca, ha poi ospitato il centro d’arte contemporanea alla cui chiusura ha fatto seguito anche lo svuotamento del bellissimo edificio, che non è più stato utilizzato. Unica novità, il lungo restauro della facciata su via di Città, per l’interno non c’è invece stata più alcuna proposta di impiego. Ora l’ipotesi vendita per una struttura che nel nuovo Piano operativo avrà la doppia destinazione direzionale-servizi, mentre adesso è solo destinato a direzionale. Potrebbe ancora essere un museo? Per il momento la prospettiva non pare all’orizzonte, anche perché per l’arte contemporanea l’amministrazione sembra essere orientata sul Santa Maria della Scala, dove sarà esposta la recente donazione. Ma certo non può essere esclusa in assoluto per una sede così prestigiosa la destinazione museale, se si presentassero le opportunità. Le norme generali del Piano operativo, che l’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti intende portare in consiglio comunale a febbraio, saranno in ogni caso orientate a garantire flessibilità per l’indicazione delle destinazioni di uso; in caso cioè di progetti di recupero importanti, l’amministrazione potrebbe prendere in considerazione (per questo come per altri contenitori) la trasformazione in base alla prospettiva messa in campo dal richiedente.

Un passaggio che per esempio riguarderà sicuramente l’altro immobile di proprietà della Banca d’Italia, l’ex sede in via della Stufasecca. Sembrava tutto fatto per il trasferimento del comando provinciale dei carabinieri da viale Bracci, tanto è vero che all’inizio di questo mandato amministrativo fu cambiata la destinazione d’uso da direzionale a caserma. E tale è rimasta, anche se nel Piano operativo la dicitura sarà nuovamente convertita, molto probabilmente a direzionale-servizi come per le Papesse. E anche in questo caso vale il ragionamento fatto poco sopra: qualora fosse presentato un progetto adeguato, potrebbe essere presa in considerazione la trasformazione a ricettivo-abitativo, seguendo la valutazione che l’interesse principale è riempire di contenuti i troppi edifici vuoti nel centro storico. Una logica che ha bisogno di sollecitazioni imprenditoriali importanti e che risponderebbe anche alla possibilità di rimettere in moto alcune dinamiche edilizie. Così come eviterebbe uno dei rischi cui sono sottoposti soprattutto i patrimoni di enti pubblici a corto di ossigeno finanziario, l’abbandono prolungato con conseguente perdita di valore, difficoltà di manutenzione, svuotamento di intere parti della città antica. Ora si tratterà di capire quali procedure seguirà la Banca d’Italia e con quali tempi. Le Papesse sono ufficialmente in vendita, la sede della Stufasecca figura tra gli immobili destinati a essere affittati. Due strutture molto diverse tra loro ma che insistono su parti importanti della città e potrebbero avere destinazioni diverse.