Sottraggono i beni al fallimento, denunciati per bancarotta e autoriciclaggio

Nei guai due imprenditori

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Siena, 27 gennaio 2020 - I militari della Guardia di Finanza di Siena hanno eseguito un sequestro di mobilio e macchinari per bar e ristoranti, sottratti all'attivo fallimentare, da parte dell'imprenditore insolvente e da un suo complice. Entrambi gli imprenditori sono stati denunciati per bancarotta e autoriciclaggio.

I beni erano stati illecitamente 'spostati' da una società operante nel settore della ristorazione dichiarata fallita nel 2016. L'amministratore, infatti, simulando una cessione di ramo d'azienda aveva trasferito tutti i beni e l'avviamento dell'impresa fallita ad una new company, appositamente costituita con l'intento di continuare l'attività di ristorazione eludendo la massa dei creditori.

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Siena hanno evidenziato l'esistenza di numerosi beni mobili - quali banconi, sedie, macchinari oltre a oggetti di vario genere - che pur risultanti in carico alla ditta fallita, in sede di inventario della curatela non erano stati rinvenuti. Dai preliminari accertamenti è emersa la concreta probabilità che i beni fossero stati destinati ad una società costituita ad hoc in concomitanza al fallimento. Il sospetto è poi risultato fondato: le perquisizioni eseguite presso le abitazioni dei due indagati e presso l'esercizio di ristorazione hanno consentito di individuare tutti i beni sottratti, per un valore di circa 90 mila euro, poi sottoposti a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria, per poter successivamente essere inseriti nell'attivo fallimentare, così da poter garantire il soddisfacimento dei creditori danneggiati dal comportamento fraudolento. I due indagati sono stati pertanto accusati di bancarotta per distrazione ed è stato ipotizzato il reato di autoriciclaggio.