Bagno Grande, l’hi-tech finanzia il restauro

L’azienda informatica Ergon erogherà un terzo dei fondi per i lavori. L’ad Stefano Davitti: "Così restituiamo parte dei guadagni al territorio"

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"Restituire parte dei guadagni ottenuti dalla nostra attività di impresa attraverso progetti di valorizzazione del territorio ci fa sentire persone migliori". Stefano Davitti, amministratore delegato di Ergon Srl, gruppo leader nel settore dell’IT, racconta perchè quest’anno la sua azienda ha deciso di finanziare con 80mila euro il progetto dello scavo archeologico di San Casciano dei Bagni.

Il Comune termale ha aperto la possibilità alle aziende e ai soggetti privati di sostenere, attraverso lo strumento dell’Art Bonus, il progetto di restauro dello scavo del Bagno Grande. Un progetto che vede certamente l’intervento dei canali pubblici ma che aspira ad avere anche quelli di aziende private.

Con l’Art Bonus si vuole incentivare, per mezzo di specifiche agevolazioni fiscali (circa l’85% del credito di imposta), il sostegno finanziario offerto da ‘mecenati’ privati a progetti di valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio. L’azienda Ergon, la cui attività è nel settore della sicurezza informatica, di cloud, di sviluppo software e infrastrutture informatiche, da ormai tre anni pubblica un report sulla sostenibilità il cui scopo principale è quello di riversare, attraverso varie forme di sponsorizzazioni e donazioni una parte dei banefici ottenuti.

Oggi Ergon conta 100 dipendenti con sedi a Firenze, Siena, Bologna, Milano e tra non molto a Pistoia. Un’azienda toscana che ha fatto dell’etica aziendale

la sua bandiera. Già sponsor della Fiorentina, della squadra di pallavolo Emma Villas, oggi anche di una squadra di ciclismo. "Uno dei progetti a cui siamo maggiormente legati – spiega il direttore marketing Stefano Zingoni- è il Progetto Talenti. Andiamo ad individuare e a sostenere

nel loro percorso giovani ragazzi che si sono distinti nel mondo della musica, dello sport, degli

studi e dell’arte".

Nel 2021 Ergon ha fatturato circa 45 milioni. "Siamo stati fortunati – continua Davitti – la pandemia non ha limitato la nostra attività, anzi. Io conoscevo le terme di San Casciano perchè tanti anni fa ci andavo a fare il bagno ma recentemente un nostro collaboratore, Emanuele Mariotti ci ha parlato con grande entusiasmo di questo scavo. Lui è il direttore del progetto lo conosce molto bene perchè lo ha seguito sin dall’inizio. Abbiamo poi incontrato il sindaco Agnese Carletti che ci ha definitivamente convinto a partecipare".

Il Comune di San Casciano ha posto come obiettivo per coprire i costi di questo stralcio di progetto 240mila euro. "Sapere che una sola azienda, con il proprio contributo, abbia già coperto un terzo dei costi mi riempie di fiducia – ha dichiarato il sindaco Carletti – sono molto grata ad Ergon che ha risposto al nostro sos. E’ un segnale importante quando pubblico e privato collaborano insieme per il bene del territorio. Spero che tante altre aziende, anche locali ne seguano l’esempio".

Federica Damiani