Avvocato morto, lunedì l’autopsia. La procura vuole vederci chiaro

Sarà conferito l'incarico al consulente. La famiglia si rivolge ad un legale

Una foto di Claudia Giorni tratta dal profilo Facebook

Una foto di Claudia Giorni tratta dal profilo Facebook

Chianciano (Siena), 16 marzo 2019 - «Una grande vicinanza della comunità, in questo momento di dolore. Mi hanno chiamato in tanti». E’ provato Stefano Giorni, fratello di Claudia, l’avvocato di 53 anni morta giovedì mattina all’alba nell’abitazione della madre, a Chianciano in viale della Libertà. Grande anche il cordoglio in tribunale, ieri a Siena, da parte dei colleghi e di Daniele Bielli, uno dei luminari del foro di cui Giorni era stata allieva, come la maggior parte degli avvocati di viale Franci.

La salma della professionista si trova ancora all’obitorio dell’ospedale di Nottola in attesa dell’autopsia. La procura ha aperto un fascicolo, a seguito della denuncia del fratello, per fare chiarezza sulle cause del decesso. Anche perché la donna si è recata lunedì al pronto soccorso di Nottola in quanto accusava, a dire di Stefano Giorni, dolore ad un braccio e al petto. Il sostituto procuratore Niccolò Ludovici, nella tarda mattinata di ieri, ha ricevuto dal comandante della stazione dei carabinieri di Chianciano Francesco Farchica, la documentazione che riguarda il caso.

«Sono stato informato che lunedì alle 8,30 sarà conferito l’incarico per l’autopsia su mia sorella – spiega Giorni – che, con forte probabilità, visto che il consulente arriva dalla medicina legale di Firenze, eseguirà immediatamente l’esame». La salma dovrà essere trasferita alle Scotte per poi tornare a Chianciano per l’ultimo saluto degli amici e dei colleghi. «Riposerà nel cimitero locale – conclude il fratello –, accanto al babbo che è scomparso a Pasqua dello scorso anno. Così lei avrebbe voluto». La famiglia si è già rivolta ad un avvocato per seguire la delicata vicenda.