Siena, 27 settembre 2019 - «Un amico del foro ci lascerà per incarichi importantissimi. E’ stato il primo a credere nel percorso che ha portato ora a ricostruire con noi un rapporto di collaborazione, ovviamente nel rispetto dei ruoli», esordisce Nicola Mini, presidente uscente dell’Ordine degli avvocati di Siena. Momento di silenzio. Tutti si interrogano sul nome a cui si riferisce. Poi gli occhi convergono sul procuratore capo Salvatore Vitello che punta ad andare a Torino. «No... ancora non è detto...», spiega prima di prendere la parola durante la cerimonia di insediamento dei nuovi vertici delle toghe. L’argomento è ghiotto. A palazzo di giustizia tiene banco da tempo. Prima sussurrato, ora in modo palese. Vitello non si nasconde spiegando che proprio nel capoluogo piemontese ha mosso i primi passi. Loda la qualità della classe forense locale a partire dalla nuova presidente Lucia Secchi Tarugi che Vitello definisce ‘la pasionaria’. Simbolo di quella rivoluzione ‘rosa’ che è avvenuta un po’ in tutti i distretti, la inquadra in avvio Mini prima di passare simbolicamente alla collega la campanella.
«Sarà il Consiglio del dialogo e dell’ascolto – annuncia Secchi Tarugi –, fra gli obiettivi quello di farlo camminare sempre più a testa alta». Cita suo padre, anche lui avvocato come il ‘maestro’ Pietro Zanchi «che sono sicura mi guardano soddisfatti da lassù». Ringrazia l’intera squadra che è decisamente ad alta componente femminile, annunciando che dalle toghe «arriverà un contributo prezioso all’amministrazione della giustizia». Un assist per il presidente del tribunale Roberto Carrelli Palombi che ricorda quando venne a Siena. Gli avevano parlato di rapporti «tesi» con l’avvocatura. Invece adesso «c’è una cabina di regia della giustizia senese che funziona», sottolinea. Emozionato l’avvocato Rossella De Franco a cui Secchi Tarugi cede il testimone di coordinatrice del Comitato pari opportunità dell’Ordine.
La.Valde.