AutoPalio, Anas non accontenta i sindaci

A ottobre via ai lavori sul viadotto delle Terme. «Mancano certezze sui finanziamenti»

Uno dei tanti blocchi del traffico sull’AutoPalio a causa di incidenti

Uno dei tanti blocchi del traffico sull’AutoPalio a causa di incidenti

Siena, 27 luglio 2019 - Non c'era il prefetto di Firenze, Laura Lega, ma c’era il suo vicario. Da Siena il prefetto Armando Gradone era assieme ai sindaci di Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, San Gimignano e Monteriggioni, più il vicesindaco di Siena, Andrea Corsi e un assessore di Castellina in Chianti. Dall’altra parte le fasce tricolori di Tavarnelle-Barberino, San Casciano e Impruneta. Per l’Anas la delegazione tecnica guidata da Vincenzo Marzi, responsabile per la Toscana.ù

Come è andata a finire il summit sull’AutoPalio? Gli otto sindaci sono soddisfatti solo a metà. Contenti soprattutto di aver trovato un dialogo con l’Anas. «Finalmente un interlocutore Anas con cui poter discutere ma questo non è sufficiente – dichiarano i sindaci riferendosi a Marzi - tutto ciò che ci è stato comunicato, seppur utile, non rassicura affatto. Non bastano le risposte sugli interventi urgenti di cui eravamo già al corrente, come la riapertura del cantiere bloccato da quasi due anni sul Viadotto delle Terme, tra San Casciano e Impruneta, con tempi di esecuzione che rimangono biblici, o la risoluzione urgente per il ripristino del guardrail nel territorio di Castellina in Chianti».

I sindaci lamentano il fatto che non ci siano state certezze sugli investimenti per migliorare un raccordo percorso ogni giorno da 25mila veicoli, cruciale per migliaia di pendolari, per i turisti, per i distretti produttivi che gravitano nelle aree del tracciato. E inoltre, come ha ricordato il prefetto Gradone, l’AutoPalio è una strada alternativa in caso di blocco della A1 tra Firenze Impruneta e Bettolle, fondamentale per evitare che l’Italia si spezzi in due.

«E’ stata ventilata una cifra, 24 milioni di euro, per i prossimi investimenti ma non sappiamo a cosa serviranno e per quali interventi saranno stanziati – continuano i primi cittadini – una visione decisamente ‘annacquata’ per il futuro. Perciò abbiamo richiesto un nuovo incontro a settembre, accompagnato, ci auguriamo dal dettaglio degli interventi e dai tempi di esecuzione».

PER ORA bisogna accontentarsi del fatto che a ottobre Anas dovrebbe consegnare i lavori per la ristrutturazione del viadotto delle Terme, con la fine del cantiere prevista ad aprile 2020. Che entro l’autunno sarà sistemato il guard rail tra Monteriggioni e Castellina, danneggiato dal pullman finito nella scarpata (incidente con una vittima e 37 feriti), più l’impegno a togliere l’intralcio della vegetazione sul tracciato e rifare le recinzioni per evitare l’attraversamento di animali. «Ci aspettavamo da Anas informazioni puntuali. Così non è stato. Non ci riterremo soddisfatti - concludono i sindaci - fino a che non arriveranno risposte certe sui finanziamenti».