Atto intimidatorio a Savelli: "L'autore non può essere un senese"

Parla il proprietario della casina delle frittelle in Piazza del Campo

Savelli con i carabinieri (Foto Di Pietro)

Savelli con i carabinieri (Foto Di Pietro)

Siena, 19 marzo 2017 - «MARIO tranquillo, te le guardo io le spalle!» E ancora. «Allora, ma che ti è successo?» «Non mollate, forza». Tutti in fila a comprare le frittelle nella casina di legno in Piazza del Campo. Ex cavallai e professionisti, cittadini e persone che hanno rivestito ruoli di primo piano. Ondata di affetto per una delle ‘istituzioni’ della città, Mario Savelli, al centro di un episodio inquietante. Olio esausto e diavolina sistemati accanto a una porta della baracchina: gesto dimostrativo. Un segnale da non sottovalutare. «C’è stata tantissima solidarietà. Messaggi di sostegno, anche ora. Molti sono di persone che neppure conosco», racconta Savelli.

«Appena arrivammo venerdì mattina, i ragazzi sentivano un odore strano... O che banda è, dissi. Poi vedi (indica un lato della casina, ndr), avevano sparso della roba e messo tre pezzi di diavolina. Per fortuna la sostanza non è entrata dentro perché il pavimento, all’interno, è rialzato», spiega mentre guarda la macchia rimasta sui mattoncini nonostante la bonifica. «Cosa penso di questa vicenda? Tutto e nulla, dalla cosa più stupida di un ragazzino che magari ha un po’ bevuto a... dico la verità, via, non ho un’idea precisa», spiega Maria Pace Carapelli, moglie di Savelli.

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