Truffa, s’indaga su un agente assicurativo

Tre clienti si sono rivolti ai carabinieri: soldi usati per aprire altre polizze a loro insaputa. Anche la compagnia ha fatto denuncia

I carabinieri stanno indagando sul comportamento tenuto dall’agente assicurativo

I carabinieri stanno indagando sul comportamento tenuto dall’agente assicurativo

Siena, 26 settembre 2021 - Quelle polizze rappresentavano un piccolo investimento per il futuro. E poi nel tempo il capitale sarebbe cresciuto. Si fidavano di quell’agente che operava in un centro della Valdichiana, persona seria che ogni anno inviava loro il rendiconto su carta intestata del gruppo assicurativo di primaria importanza. Per questo era stata una grande sorpresa scoprire, proprio da quest’ultimo, nel marzo 2020, che l’agente non lavorava più per loro. Evidentemente avevano riscontrato problemi nella gestione delle pratiche dei clienti. Era stato allora che la famiglia della Valdichiana aveva scoperto l’esistenza di un ampio divario fra le cifre versate nel corso degli anni e anche che le promesse fatte quando erano stati illustrati loro i prodotti non trovavano un corretto riscontro nella realtà. Quando sono andati a verificare il rispettivo ’pacchetto’ erano troppe le cose che non tornavano. Così in tre si sono rivolti ai carabinieri, facendo denuncia-querela affinché la procura verifichi se si configurano i reati di truffa e di appropriazione indebita. Non avevano avuto dubbi, fino a quel momento, che il loro patrimonio fosse in mani sicure e ben custodite.

Per questo la comunicazione della compagnia assicurativa era stata un brusco risveglio. E avevano riscontrato, per esempio, che il denaro – si parla di migliaia di euro – che il cliente credeva di aver versato sulla polizza inizialmente sottoscritta in parte era finito in altre sempre aperte a suo nome. Peccato che lui non le avesse mai chieste, tantomeno ne conosceva l’esistenza. Né aveva firmato documenti autorizzativi al riguardo. Di più: in un caso quando la polizza è scaduta sarebbe stata addirittura riscattata e con il denaro liquidato il cliente se ne era trovata successivamente un’altra intestata a suo nome. Anche in tal caso era all’oscuro di tutto. «I miei assistiti – spiega l’avvocato Andrea Mugnai a cui la famiglia si è rivolta – sono stati sentiti a sommarie informazioni dall’Arma sulla vicenda ma al momento non sui fatti dai noi evidenziati perché la compagnia assicurativa si era in realtà già rivolta all’autorità giudiziaria. C’è dunque un procedimento precedente in corso". Un’inchiesta alle prime battute, i presunti danneggiati potrebbero essere diversi.