REDAZIONE SIENA

Asl e Scotte integrano i servizi Percorsi clinici e governance a rete

La Regione approva il documento di programmazione dell’area vasta sud est, il primo in Toscana

Ad inizio di quest’anno, il 20 gennaio, Asl Toscana Sud Est e Azienda ospedaliero universitaria Senese, alla presenza del direttore della sanità Toscana Federico Gelli, hanno firmato il documento di programmazione integrata dell’area vasta Sudest: il primo accordo sullo sviluppo ’a rete’ dei servizi sanitari in Toscana, condiviso fra sanità territoriale e alta specializzazione ospedaliera. Ora, a sette mesi di distanza, arriva l’ok della Regione, con l’approvazione da parte della giunta toscana del documento di programmazione di area vasta 2023-2025.

"Grazie alla condivisione di progettualità, professionalità e percorsi - spiega il direttore generale delle Scotte Antonio Barretta - mettiamo al centro i bisogni dei pazienti e aumentiamo la qualità dei servizi. Abbiamo messo da parte le individualità aziendali e concentrato l’attenzione su cosa potevamo fare insieme per fare meglio nell’interesse della collettività". "Un territorio così ampio necessita che l’Azienda territoriale e quella ospedaliero-universitaria dialoghino e collaborino - aggiunge il dg dell’Asl Antonio D’Urso -. Il documento di programmazione è lo strumento attraverso cui vengono definiti gli obiettivi di questa sinergia".

La programmazione congiunta presentata a gennaio riguardava alcune aree di attività, di chirurgia, ambulatoriali e di diagnostica, e ora l’integrazione si amplia a 360 gradi, anche a livello osrganizzativo, per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini sul territorio di appartenenza. Il Il documento di programmazione di area vasta individua sette macroaree: lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi in ambito medico e chirurgico; il miglioramento dell’appropriatezza e di governo della spesa farmaceutica; la valorizzazione del personale in un’ottica interaziendale; l’innovazione e l’uso delle tecnologie sanitari; lo sviluppo e il potenziamento dei percorsi interaziendali esistenti; azioni interaziendali di contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza di genere.

"Noi da loro e loro da noi", aveva sintetizzato al tempo il direttore generale dell’Asl Antonio D’Urso nel corso dell’evento di presentazione al Santa Maria della Scala: oggi arriva il completamento del passo intrapreso verso il potenziamento e lo sviluppo a ’rete’ del sistema sanitario, in termini di unitarietà ed integrazione dei servizi assistenziali, continuità dei percorsi, equità ed omogeneità di accesso ai livelli di assistenza, governance inter-aziendale.

Si tratta di integrare e coordinare in modo congiunto la risposta sanitaria ai bisogni di 813.669 abitanti delle province di Siena, Arezzo e Grosseto. L’Asl Sud Est dalla sua mette 13 ospedali a gestione diretta (con circa 1.700 posti letto e 8 Dipartimenti ospedalieri) e sul territorio l’assistenza tramite 10 Zone Distretto, di cui 4 Società della Salute. L’AouS è una struttura di rilievo nazionale ad alta specializzazione: con 700 posti letto e 10 dipartimenti ad attività integrata rappresenta l’ospedale di riferimento per la Zona Senese ed il presidio di alta specializzazione per l’Area Vasta per le funzioni di cardiochirurgia, chirurgia toracica, neurochirurgia. È inoltre riferimento regionale ed extra regionale per l’attività trapiantologica.

Per quanto riguarda l’attività clinica e assistenziale ci sono già percorsi interaziendali, integrati fra Asl e Scotte: ad oggi riguardano chirurgia robotica, chirurgia pediatrica, cardiologia interventistica, ematologia. In altre parole un percorso che inizia ’in prossimità’ dell’utente (sul territorio) prosegue nei diversi nodi della rete: "Le funzioni si integrano, garantendo livelli assistenziali a complessità differenziata nell’ambito della rete", aveva detto ancora il professor Barretta durante l’evento pubblico.

Paola Tomassoni