Intimidazioni per un credito da 6mila euro, arrestata un'intera famiglia

Le vittime arrestate a loro volta per furto

Carabinieri

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Siena, 22 gennaio 2020 - Si è conclusa nella serata di martedi l’indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Albenga che ha consentito di ricostruire una serie impressionante di reati, unendo tutti i pezzi di un complesso puzzle. Sette gli indagati, tutti di origine napoletana, ma residenti tra Borghetto S. Spirito e Loano, arrestati tra Napoli, Chiusi e Loano, sotto il coordinamento del pm Elisa Milocco della Procura di Savona.

La vicenda ha inizio a metà novembre, quando la famiglia che gestisce la nota pizzeria di Borghetto S. Spirito (Savona), “I figli del Vesuvio”, denuncia l’incendio del dehor. Da quel giorno il locale è stato oggetto di un’escalation di atti intimidatori, terminati a metà dicembre con il tentativo di incendio della cucina. L’uso del fuoco ha più volte reso necessario l’intervento dei pompieri anche per evitare il coinvolgimento delle abitazioni circostanti.

Non sono mancate minacce telefoniche e altri danneggiamenti, come lo sfondamento dei cristalli di una Smart, usata anche per la pubblicità dell’attività.  Le investigazioni si sono concentrate su un gruppo di napoletani che abita a Loano, nei confronti dei quali si è concentrata l’attenzione degli inquirenti consentendo di raccogliere elementi certi di responsabilità.

I quattro soggetti individuati infatti sono ritenuti gli esecutori materiali delle intimidazioni (ad esclusione dell’incendio del dehor, sul quale sono ancora in corso le indagini), rivolte agli esercenti per un presunto credito di 6mila euro. Raccolti tutti gli indizi da parte dei Carabinieri, il gip Fiorenza Giorgi ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un intero nucleo familiare (padre, madre e due figli). Tutti sono stati arrestati sulle colline senesi e nel quartiere Forcella di Napoli, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Montepulciano e dell’Arma della Compagnia di Napoli Stella, che hanno assicurato la necessaria cornice di sicurezza per l’esecuzione delle misure cautelari.

L’indagine ha però riservato ulteriori sosprese: il titolare e i due dipendenti della pizzeria, tenuti sotto controllo sia per acquisire elementi sull’estorsione che per proteggerli da ulteriori atti intimidatori, approfittando di un viaggio all’estero di un loro conoscente, il 12 dicembre scorso, gli hanno svaligiato casa, rubando monili in oro, apparecchiature elettroniche e informatiche per un valore di 10mila euro. Anche loro quindi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria che ha emesso nei loro confronti un ordinanza di carcerazione. I tre adesso sono in carcere ad Imperia e dovranno rispondere di furto pluri-aggravato in concorso.