Amiata, un anno da record per i funghi

Se aumentano le temperature sarà boom. Delusione invece per le castagne: la raccolta, per adesso, delude le aspettative

Un porcino di quasi tre chili fa sperare in una fungatura tardiva. L’esemplare schietto, di due chili e novecento grammi, raro di questi tempi, è stato raccolto da Lorenzo Rossi, giovane di Vivo d’ Orcia, studente dell’Itis di Abbadia San Salvatore, che ha tutte le virtù del grande cercatore di porcini. "Fin da bambino -racconta la mamma Chiara- ha sempre avuto questa grande passione. Se vuoi dare una punizione a Lorenzo, magari perché non è andato bene a scuola, l’unico modo per ’colpirlo’ è impedirgli di andar a cercare fungi". Una passione, un intuito, una grande vista. "In alcuni giorni - continua mamma Chiara- lo vado a prendere all’uscita di scuola e, mentre torniamo a casa, guarda ai lati della strada, al bosco. Spesso mi dice ’mamma vai piano, qui nascono i funghi’". Una passione, quella di Lorenzo, tramandata dalla nonna. "Mia madre - aggiunge Chiara- ama andare nel bosco alla ricerca dei funghi".

Quest’anno i pregiati porcini nasceranno? I pareri non concordano. Il porcino raccolto da Lorenzo non indica una nuova fungatura. "Il fungo che ha trovato mio figlio - spiega Chiara - pesa molto perché ha assorbito la pioggia degli ultimi giorni. Ma non indica l’inizio di una nuova fungatura. Questo lo si pensa quando si trovano porcini piccoli, quando si può sperare in un nuovo evento". E molti lo attendono. L’evoluzione dipenderà dall’andamento del tempo dei prossimi giorni. Se le temperature tenderanno ad aumentare allora si può sperare di trovare funghi piccoli, schietti e anche saporiti. Una nuova ondata di freddo metterebbe la parola fine ad ogni speranza.

In attesa dell’evoluzione metereologica, si tirano anche i primi bilanci della raccolta delle castagne, in particolare dei pregiati marroni. Specialmente per questi ultimi c’è stata delusione. La raccolta non è ancora ultimata ma i fatti dicono che, se la qualità è buona, il raccolto è però calato fortemente: forse più del cinquanta per cento rispetto allo scorso anno. Di sicuro, oltre le pur non rosee previsioni. Infatti in questi giorni molti ricci che cadono dai castagni sono una delusione perché vuoti. Non c’è il frutto. Tutto, come sempre, conseguenza delll’andamento del tempo, e anche al volere della natura che agisce in modo incontrollabile.

Massimo Cherubini