Ambito turistico dell’Amiata, bufera sui fondi

Abbadia San Salvatore, lettera degli operatori economici alla Conferenza dei sindaci: "Zero benefici dal finanziamento di 200mila euro"

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di Massimo Cherubini

"Vale la pena insistere sull’Ambito Turistico dell’Amiata?". E’ questo l’interrogativo contenuto in una lettera che diversi operatori turistici del comune di Abbadia San Salvatore, e non solo, hanno inviato alla Conferenza dei sindaci dell’Amiata, chiamati a sviluppare le finalità previste dall’Ambito Territoriale Turistico. Tutto nasce dagli interventi realizzati, fino a oggi, con i finanziamenti (poco meno di 200mila euro) provenienti dalla Regione con la partecipazione dei Comuni (sono otto) dell’Ambito stesso.

"Di ciò che è stato fatto con i primi finanziamenti – dice Luca Ventresca, operatore del settore ed ex assessore al Turismo del Comune di Abbadia – non abbiamo registrato nessun effetto positivo. Siamo il dormitorio della Val d’Orcia. Denunciamo – aggiunge – zero attenzione ai servizi, comunicazione azzerata; negli ultimi tre anni niente materiale cartaceo propagandistico e di servizi; rapporto con gli operatori limitato alle occasioni formali; dispersione generale di risorse". L’elenco dei punti critici rappresentati da Vantresca è ancora più lungo.

dello stesso tono il contenuto della lettera inviata, come detto, ai sindaci della zona. Gli operatori ricordano che "lo scorso 15 giugno, dopo un confronto con l’assessore Bechini di Abbadia San Salvatore, abbiamo inviato una proposta progettuale per sviluppare la domanda di finanziamento di sviluppo degli Ambiti Turistici attualmente attiva su Sviluppo Toscana. La proposta – si legge ancora – scaturiva, per la prima volta dal basso, ossia in funzione delle esigenze avvertite dagli operatori, e si articolava su un sostegno fattivo e importante alla rete dei servizi sul territorio. Servizi di accoglienza e fruizione del territorio, che in questo momento sono la vera carenza del nostro Ambito e che con tutta probabilità ne compromettono l’identificazione come destinazione turistica (altro obiettivo fondamentale segnalato dagli operatori, al momento non perseguibile)".

"Da quella data – osservano i firmatari del documento – nulla è successo, nemmeno una comunicazione informale, se non trovarci oggi con un progetto ridondante di azioni fatte e rifatte nei vari anni".

Immediata la risposta dell’assessore Bechini: "I soldi dei finanziamenti devono essere spesi su precisi fondi come previsto dalla Regione. Ed è quello che abbiamo fatto con bandi di evidenza pubblica. Ad aggiudicarsi gli interventi sono state alcuna agenzie del settore così come vuole la legge". poi la conclusione: "Quella che noi intendiamo rigorosamente rispettare, ottimizzando al meglio queste risorse".