Alloggi popolari allagati a San Miniato Siena Casa: "Lavori al via entro cinque giorni"

Il presidente Martini: "Polizza assicurativa per chi ha subìto danni ad arredi e suppellettili". Il Comune: "Ci offriamo per ogni soluzione e mediazione"

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di Cristina Belvedere

Il forte temporale che ha allagato gli alloggi popolari a San Miniato nella serata di mercoledì e le conseguenti proteste dei residenti hanno mosso qualcosa. "Sono arrivati alcuni operai a pulire i tetti e liberare le grondaie e gli scoli dell’acqua intasati da foglie e altri materiali – racconta chi abita in via Giuseppe Di Vittorio –. Ora speriamo che i lavori vengano fatti anche all’interno degli appartamenti. Ci sono infatti casi di famiglie costrette a farsi ospitare dai parenti perché diffidate dai vigili del fuoco circa l’utilizzo di luce e gas, dal momento che la caldaia dell’abitazione è fuori uso per le infiltrazioni d’acqua piovana".

A rassicurare gli inquilini degli alloggi Erp interviene il presidente di Siena Casa, Roberto Martini: "Comprendiamo il disagio e la preoccupazione e assicuriamo che Siena Casa provvederà, al massimo entro cinque giorni, a intervenire sugli appartamenti danneggiati, per consentire agli assegnatari di fruire nuovamente degli immobili (tre quelli interessati dalla dichiarazione di inagibilità da parte dei vigili del fuoco). Non appena gli appartamenti saranno asciutti, si provvederà all’imbiancatura delle parti danneggiate".

Martini aggiunge: "Per coloro che hanno subito danni alle suppellettili e all’arredamento, sarà immediatamente attivata la polizza assicurativa che garantisce il risarcimento in caso di eventi meteorologici". Per quanto concerne invece allagamenti e infiltrazioni, Martini ricorda: "Gli immobili Erp di San Miniato, e in particolare i tetti, sono stati realizzati sulla base di un intervento progettuale che, nel tempo, si è rivelato inadeguato; la scelta di realizzare tetti in piano con sovrastante guaina impermeabilizzante e uno strato di ghiaia, oltre a necessitare continui interventi di manutenzione ordinaria, si è rivelata inadeguata a fronteggiare gli eventi meteorologici". E ancora: "Siena Casa, oltre a regolari (3-4 volte all’anno) interventi di manutenzione ordinaria, è intervenuta più volte negli anni per ovviare alla problematica". E infine: "Riteniamo non sia procrastinabile un intervento drastico sui tetti. Al riguardo è stato già attivato un confronto con il Comune, proprietario degli immobili, che dovrà coinvolgere anche la Sovrintendenza (trattandosi di zona a vincolo paesaggistico), al fine di individuare soluzioni progettuali per modificare struttura, pendenza e profilo architettonico dei tetti dei fabbricati – conclude Martini –. Quanto infine al confronto con gli assegnatari, Siena Casa è disponibile a incontrarli e a raccogliere non solo le rimostranze, ma anche proposte e suggerimenti".

E per San Miniato è scesa in campo anche l’assessore alle Politiche abitative, Francesca Appolloni: "Ho scritto al presidente di Siena Casa per chiedere misure in grado dare delle risposte ai cittadini. In passato per risolvere i problemi degli alloggi Erp erano state trovate soluzioni tecniche, risultate però non ottimali alla luce del incolo paesaggistico presente nella zona". L’assessore continua: "I tecnici del Comune e quelli di Siena Casa stanno lavorando a un progetto che risponsa ai criteri di vincolo, ma che sia efficace". E infine. "Il Comune segue indirettamente per il suo ruolo, l’operato dell’ente gestore, perché l’abitazione è un diritto primario. Per questo ci offriamo per qualsiasi soluzione e mediazione al fine di un generale giovamento".

Della questione si era già occupato il consigliere comunale Mauro Marzucchi, Siena Aperta, che torna alla carica: "Ci preme sottolineare il progressivo degrado del patrimonio immobiliare pubblico sottoposto a una gestione che strutturalmente (mancanza di soldi) non è in grado di garantire una manutenzione decorosa depauperando il patrimonio pubblico e obbligando gli affittuari a vivere in ambienti degradati e talvolta anche pericolosi. Se non cambia la legge regionale che ha istituito le gestioni provinciali, dovrà essere il Comune ad intervenire il più in fretta possibile".