Allarme, calcinacci giù dal viadotto. I vigili del fuoco in Tangenziale

Anas rassicura: "L’opera è stabile. Solo un problema superficiale"

Tecnici a lavoro al ponte di Ravacciano

Tecnici a lavoro al ponte di Ravacciano

Siena, 16 novembre 2018 - Nuovo  allarme. Ancora un viadotto che mostra segni di cedimento, dopo il ponte di Ravacciano di cui è stato ritrovato il progetto all’archivio storico del Comune. Qualche calcinaccio che viene giù è bastato a scatenare la (comprensibile) paura. Così anche ieri mattina è arrivata una segnalazione ai pompieri che riguardava questa volta il viadotto della Tangenziale, quello che si trova a Siena Sud, sotto cui passa la strada che va alla Piaggia della Scimmia e in Sant’Abbondio. Sopra transitano ogni giorno migliaia e migliaia di vetture dirette verso la Due Mari oppure verso la bretella che poi conduce alla Siena-Bettolle.

Sul posto anche un funzionario del comando provinciale dei vigili del fuoco ma è stato escluso, dopo verifiche accurate, che ci fosse un problema strutturale. E di stabilità. Probabile che sia stato urtato e rovinato da un mezzo pesante. Sul posto anche la polizia municipale ma non è stato necessario interrompere la viabilità. Anas dovrà invece eseguire dei lavori per rimettere a posto il viadotto. «Come accertato dal personale incaricato, si tratta di un degrado superficiale del calcestruzzo che non influisce sulla stabilità dell’opera.

Gli interventi di risanamento superficiale saranno eseguiti nell’ambito delle periodiche attività di manutenzione», sottolinea appunto Anas. Tutte le opere che ha in gestione, ponti e viadotti, «sono oggetto di procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio e un’ispezione tecnica annuale più approfondita, oltre alla normale sorveglianza quotidiana garantita dal personale su strada. Sulla base di questo processo continuo di ispezioni e controlli viene programmato il piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria», aggiunge Anas.

A decorre da oggi, intanto, saranno trasferite alla sua gestione ben 553 chilometri di strade ex statali toscane, riclassificate di interesse nazionale. Si tratta di arterie che erano state declassate a partire dal 2001 nell’ambito del decentramento amministrativo e gestite fino a oggi da 16 diversi enti. Passa ad Anas anche l’ex strada statale 2 ‘Cassia’ per 80,2 chilometri dal confine con la regione Lazio a Siena Sud.