Al Santa Maria rinasce il ’camminamento’

Partiti i lavori per recuperare e riaprire la strada interna: museo multimediale, copertura della Corticella e affaccio su piazza del Duomo.

Migration

di Orlando Pacchiani

È un viaggio nel ventre della balena, tra volte e pareti slanciate, cunicoli e strettoie, improvvisi sprazzi di luce. Dalla piazzetta della Selva risalendo fino a piazza del Duomo, passando per la Corticella che rinascerà a nuova vita: sono partiti il 29 giugno i lavori per la sistemazione completa della strada interna del Santa Maria della Scala, ora realizzata solo nella prima parte dove si trova il museo archeologico. Per il resto sarà riportato alla luce un pezzo della storia di questo straordinario complesso, quel camminamento che un tempo fu strada esterna, poi inglobato per garantire l’accesso dei rifornimenti di ogni tipo allo Spedale, infine enorme corsia su cui affacciavano le stanze mortuarie, le centrali tecniche e telefonica, l’officina del fabbro e tanto altro ancora.

Un’operazione suggestiva e imponente, da 3,5 milioni di euro garantiti dai fondi regionali attraverso la Regione. "L’investimento più importante degli ultimi anni", sintetizza il sindaco Luigi De Mossi, che rende pieno merito alla vicepresidente della Regione Monica Barni e all’opera dei dipendenti comunali, rappresentati dall’architetto Caterina Biagini (insieme al dirigente Francesco Montagnani) che ha seguito i vari gruppi di progettazione e dirigerà i lavori. L’operazione si concluderà nel 2022, mentre è partito l’iter anche per la realizzazione del deposito delle opere d’arte sul lato del Fosso di Sant’Ansano, la sistemazione di ascensori e scale (per questi due interventi ci sono due milioni di euro da fondi ministeriali), le nuove misure antincendio (480mila euro finanziati con i Boc). In totale sei milioni di euro, anche se tanti interventi restano da fare:

"Qui c’è ancora moltissimo da recuperare, dobbiamo conciliare attività culturale e cantieri edili", ha aggiunto De Mossi. Di una Fondazione autonoma come soggetto gestore (scelta su cui viaggia diretta l’amministrazione) si dice nell’altro articolo, così come del confortante ritorno dei primi visitatori in questi venti giorni di riapertura post chiusura causa pandemia. Intanto sul tavolo ci sono i passi avanti di un recupero ormai ultraventennale, condizionato da troppi ritardi, anche e soprattutto quando la città aveva una capacità economica smisurata. Ora è fondamentale l’opera di ricerca di risorse esterne. In questa direzione, appunto, ecco i Fondi attivati grazie alla Regione. "Portiamo a compimento il lavoro di dialogo con l’amministrazione avviato molti anni fa – ha detto la vicepresidente Monica Barni, che ha la delega alla cultura – sottolineando che tutte le risorse negoziate con l’Europa sui temi culturali in questo quinquennio verranno utilizzate. E quello sul Santa Maria è il più importante intervento operato dalla Regione su beni non propri".

A guidare le operazioni sul campo l’architetto Caterina Biagini: "La preparazione è durata due anni e ha coinvolto sei discipline tecniche. Il risultato è un progetto bello e ambizioso". Tra le principali novità, la nascita di un museo multimediale del Santa Maria negli spazi recuperati, la copertura della Corticella in vetro strutturale calpestabile (al posto dell’attuale vetrata orribilmente amalgamata con tubi Innocenti), l’affaccio su piazza del Duomo, laddove ore c’è l’allestimento del cantiere, nelle vicinanze dei locali adibiti a caffetteria. Da qui si potrà percorrere il percorso inverso. Per immergersi, dagli spazi dilatati e luminosi di piazza del Duomo, nel ventre suggestivo della balena chiamata Santa Maria della Scala.