"Aiuti alle famiglie, la nuova priorità Inverno rovente tra guerra e prezzi"

Il sindaco De Mossi: "Stanziare 1 milione e 300mila euro è un segnale lanciato al Governo sulle urgenze. Niente rinvii, l’aumento di capitale Mps va fatto subito. Il Biotecnopolo crei anche una filiera industriale"

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di Pino Di Blasio

Il sindaco Luigi De Mossi ha appena risposto all’ultima interrogazione in consiglio comunale ed è fresco reduce dalle due cene a Firenze con Matteo Salvino e Giorgia Meloni. E vuole rimarcare la scelta della sua giunta di destinare 1 milione e 344mila euro per aiutare le famiglie e le imprese di Siena a far fronte all’aumento dei prezzi e al caro bollette dell’energia.

"E’ una scelta di campo, non guarda a un futuro eventuale - precisa De Mossi - ma a un presente reale. I giornali parlano di autunno caldo, io temo un inverno bollente. Questa sarà una crisi epocale: non siamo più abituati ad affrontare problemi come la guerra, l’inflazione a doppia cifra, il razionamento dell’energia e della benzina. Soprattutto i giovani non hanno mai vissuto l’austerity, non sanno cosa voglia dire tirare la cinghia. E non sarà come nel 1973, con momenti quasi da happening".

Lo stanziamento di 1 milione e 344mila euro è un segnale?

"Il Comune mette a disposizione i soldi che ha. Stiamo aspettando di vedere cosa farà il Governo. Abbiamo inviato una lettera a tutte le associazioni, categorie economiche, volontariato, arcidiocesi, per studiare strategie. Noi vorremmo intervenire negli angolo oscuri, negli spazi lasciati ai margini dall’azione governativa. Se il Governo punterà soldi più sulle imprese, noi useremo le risorse per le famiglie. Non sono tanti soldi, ma sono un aiuto concreto e un segnale su quali saranno le priorità da qui alla fine del mandato".

Teme anche lei che i 40 milioni dei fondi Pnrr siano a rischio per i ritardi dei lavori?

"Se lei parla di aumento di costi le conseguenze valgono per tutti e non possiamo incidere. Senza fare polemiche, prima ci criticavano perché questa amministrazione non riusciva ad attrarre i fondi del Pnrr. Ora che i i soldi sono stati promessi, ci contestano le assunzioni di progettisti, architetti, ingegneri. I professionisti ci servono per i progetti, abbiamo creato una task force per il Pnrr. Credo che, quando saremo in fondo, arriveremo ad usare tutti i 40 milioni. Ma il problema è complesso, c’è il tema delle imprese che hanno troppi lavori. E anche questo incide sui tempi".

Ha deciso di congelare la delibera dei 150mila euro per l’opera di Tresoldi?

"Non è così. Quel progetto va spiegato meglio, è un’idea importante che rimandava a iniziative culturali adottate anche altrove. Non dobbiamo ragionare solo con i numeri, la Cattedrale è il sogno della città. Abbiamo fatto riunioni con tutti i soggetti interessati, l’opera di Tresoldi non è accantonata. Quando troverò tutti i soldi necessari da sponsor privati, useremo anche i 150mila euro per il progetto".

Condivide la tesi del consigliere economico di Giorgia Meloni, che chiede di rinviare l’aumento di capitale di Mps?

"L’aumento di capitale è assolutamente necessario, non voglio che il Monte diventi un’Alitalia2, ma che torni a fare banca. L’ad Lovaglio è un manager molto capace e pragmatico. L’attenzione dei politici sulle banche è legata al fatto che capitale e merce sono la stessa cosa, senza soldi non fai impresa. Da senese oltre che da sindaco dico che prima si fa l’aumento di capitale del Monte, meglio è per tutti".

Sul Biotecnopolo pensa che il Comune debba diventare socio fondatore, investendo 1 milione e 200mila euro?

Il Biotecnopolo è un’occasione, ma deve essere una filiera che parte dall’industria e arrivi agli scienziati. Non chiedo che Siena faccia tutto e prenda ogni cosa, capisco che ci sarà chi preferisce altre città più dotate di infrastrutture. Tuttavia a Siena non basta che ci sia un consesso di ricercatori di fama mondiale, deve esserci anche un’industria che si sviluppi con il Biotecnopolo e l’hub antipandemico. Non può essere solo un luogo di pensiero, ma anche industriale. Del resto, dalle nomine in giù, mi interessa poco".

Come sarà il futuro di Siena?

"L’ho detto, sarà un inverno bollente. Per questo abbiamo voluto lanciare un segnale di allerta. Spero che dopo il 25 settembre questo Paese abbia un Governo capace di prendere decisioni urgenti per famiglie e imprese. Così useremo quei soldi per qualcos’altro".