Abbattuto il cinghiale che ha ferito la donna

Operazione della Polizia provinciale: ucciso l’esemplare di 120 chili che ha aggredito la giovane alla fermata dell’autobus di Scacciapensieri

La Polizia provinciale ha abbattuto il cinghiale che aveva aggredito la ragazza

La Polizia provinciale ha abbattuto il cinghiale che aveva aggredito la ragazza

Siena, 12 dicembre 2019 - Ucciso il cinghiale che martedì ha attaccato una donna alla fermata dell’autobus a Scacciapensieri. Durante le operazioni di contenimento della fauna selvatica, gli agenti della Polizia provinciale hanno ucciso un esemplare di circa 120 chili che «presumibilmente potrebbe essere quello che ha ferito la giovane donna». Sono infatti in corso indagini sulle orme trovate tra la zona di contenimento e la fermata dell’autobus a Scacciapensieri, luogo dell’attacco. Per questo si sta valutando la possibilità di sistemare delle trappole per la cattura della fauna selvatica dal momento che, trattandosi di un’area urbana, è vietato sparare.

Dal Comando della Polizia provinciale fanno sapere: «Nel 2019 solo nella città di Siena sono stati prelevati 75 cinghiali, 25 dei quali con il sistema della cattura, per un totale di 166 interventi sul territorio. Dal 2016 a oggi invece sono stati prelevati nella città di Siena 271 esemplari, 109 con la cattura nelle gabbie». Le zone più ‘calde’ sono San Miniato, Scacciapensieri, l’Osservanza, i Cappuccini, i Tufi, Certosa e Valli, ma anche il Renaccio (solo qui 8 catture) e Certano (14 catture). Per quanto riguarda invece il Comune di Siena (che comprende la città) dal 2016 a oggi sono stati prelevati 731 cinghiali e 58 solo nell’ultimo anno (11 con il sistema della cattura). A dimostrazione dell’aumento del fenomeno, il fatto che dal primo maggio a oggi si parla di 65 abbattimenti solo nella città di Siena.

«Nel periodo di caccia, gli ungulati si avvicinano alle mura per trovare protezione dagli spari che si sentono in aperta campagna – spiegano dalla Polizia provinciale – inoltre in città trovano pollai e orti con le verdure invernali di cui cibarsi. Per non parlare poi delle puliture degli ortaggi lasciate nelle scarpate o dei cassonetti dei rifiuti». «Il problema esiste e non va sottovalutato – sottolinea l’assessore all’Ambiente Silvia Buzzichelli –. Come Comune possiamo solo segnalare alla Regione l’emergenza in determinate zone, poi è la Regione stessa che attiva la Polizia provinciale per gli abbattimenti. A breve la Lega presenterà un’interrogazione sul tema in Consiglio comunale». E ancora: «Certo, l’abbandono dei rifiuti in città è un problema come anche la mancata manutenzione delle aree verdi da parte dei privati. Come amministrazione intendiamo fare una diffida al proprietario del terreno a Scacciapensieri, nella zona dove un cinghiale ha ferito una donna».  

Nei mesi passati proprio i residenti nel quartiere si erano rivolti a La Nazione, segnalando al ‘Cittadino cronista’ il proliferare di erbacce e animali selvatici in alcuni terreni privati. E mentre il consigliere regionale Roberto Salvini (Gruppo misto) torna a chiedere che si consenta alla caccia di intervenire con urgenza, Coldiretti Siena, con il direttore Simone Solfanelli, va dritta al punto: «A quella ragazza è andata di lusso, perché poteva rimetterci la pelle. Noi abbiamo lanciato l’allarme in tempi non sospetti, evidenziando i danni della fauna selvatica all’agricoltura, nonché i numerosi incidenti stradali. Ora bisogna prendere atto dell’emergenza: serve una legislazione speciale per aumentare gli abbattimenti. La caccia da sola non è sufficiente». Sulla stessa linea ‘L’Unione fa la forza’: «La forte presenza di animali selvatici negli ultimi dieci hanno ha creato gravi danni ad allevatori, viticoltori e agricoltori che coltivano cereali e olio di alta qualità. Di fronte a raccolti distrutti anche per il 50% le aziende hanno installato recinzioni alte 1,80 metri: questo ha creato discontinuità territoriale e problemi al mantenimento della biodiversità». Di qui l’appello al «contenimento dei cinghiali, modificando la legge 157/92 per aumentare il numero di abbattimenti». E infine: «L’attacco alla ragazza? Ha corso un grande pericolo perché il morso degli ungulati trasmette agenti patogeni che mettono a rischio la salute umana». © RIPRODUZIONE RISERVATA