A Siena un polo contro i virus informatici

La trattativa tra il colosso Acronis del russo Beloussov e la Fondazione Mps. Palazzo del Capitano la sede, i laboratori a Torre Fiorentina

Migration

di Pino Di Blasio

Il progetto è ambizioso, vuole imitare il modello della Fondazione Tls e dei centri di alta tecnologia, e punta a far diventare Siena una delle capitali dove formare scienziati dei materiali, fisici informatici ed esperti di cyber security oltre che di intelligenza artificiale. Anche in questo sogno informatico ci ha messo lo zampino Rino Rappuoli, assieme agli amministratori di Achilles Vaccines che hanno fatto da tramite, da sherpa dei potenziali investitori su Siena. Ma è la Fondazione Mps a recitare il ruolo principale, a trattare tramite i suoi vertici con i plenipotenziari di Acronis, un colosso del software, fondato dal russo Serguei Beloussov, con i quartier generali a Schaffhausen in Svizzera e Singapore.

Una multinazionale con oltre 1.500 dipendenti in 33 sedi distribuite in 18 Paesi nel mondo, con 5 milioni di clienti privati e più di 500mila aziende, tra le quali tutte quelle inserite nella lista Fortune 1000. Fatturati sopra il miliardo di dollari, i prodotti di punta sono sistemi per la protezione dati, i backup e il ’disaster recovery’, in pratica il salvataggio della rete aziendale da cyberattacchi e da virus informatici. Il prodotto più venduto è Acronis True Image, la creazione dell’immagine di un computer che può essere installata nello stesso pc o in un altro. Una protezione efficace del sistema.

Cosa c’entra Siena con una multinazionale della cybersecurity? Sono proprio i virus l’anello di congiunzione. Come nei laboratori di Tls si ricercano le terapie contro il Covid e le pandemie in genere, così nel polo immaginato da Acronis e dalla Fondazione Mps si dovrebbe lavorare per studiare nuove forme di protezione alle reti informatiche, formando (come fa Tls) ingegneri e tecnici anti virus. Nel centro senese ci sarebbe spazio per dottorati di ricerca, master e corsi specializzati in fisica e in Scienza dei materiali. Acronis ha già un istituto a Schaffhausen, il Sit, specializzato in tecnologia quantica, materiali avanzati, cyber security e intelligenza artificiale. Vorrebbe replicarlo a Siena, non c’è nemmeno bisogno di cambiare l’iniziale. E collegare l’accademia e la ricerca con il polo di Scienze della vita e il SaiHub.

Questo, a grandi linee, il progetto che la Fondazione Mps e la multinazionale di Beloussov stanno delineando. Mancano ancora molti passaggi, il sindaco De Mossi è stato già informato sull’evoluzione della trattativa, così come i vertici di Tls. L’idea è di coinvolgere anche l’Università e di fare del SaiHub un grande centro con un partner d’eccezione. I contatti tra Palazzo Sansedoni e Acronis sono avviati da marzo, il lockdown ha congelato tutto per mesi e da qualche tempo sono ripresi. Ci sarebbe stato anche un confronto diretto con Serguei Beloussov, ma sono i suoi manager italiani a condurre le danze.

La trattativa comprende anche un pezzo del patrimonio immobiliare della Fondazione, Palazzo del Capitano. Un contenitore che nel recente passato è stato oggetto di iniziative diverse, a cominciare dalla sede eventuale di un’ipotetica Accademia delle Belle Arti. Il passaggio dal Conte 1 al Conte bis, l’uscita della Lega dal Governo, ha fatto evaporare quel progetto. Se ora Palazzo del Capitano diventasse la sede della Acronis Academy, del Siena Institute of Technology, il Palazzo sarà ristrutturato e adibito a polo didattico. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, perché manca l’accordo sul prezzo tra Fondazione Mps e Acronis. Ma è arduo pensare che un progetto così ambizioso salti per questo.