"A Siena si gioca la partita antivirus"

Il ministro della Salute Speranza:. "Lavoro straordinario di Rappuoli".

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di Orlando Pacchiani

E pensare che fino a pochi anni fa questo edificio era sinonimo di fallimento, quello traumatico di Siena Biotech. Ora la palazzina costruita sull’ex campino Sclavo al Petriccio è punto di riferimento mondiale nella farmaceutica, simbolo di speranza nella lotta al Covid, crocevia di ripetuti passaggi politico-istituzionali. Poche settimane fa era toccato a Eugenio Giani, poi a Susanna Ceccardi con Matteo Salvini, ieri la visita di Roberto Speranza, ministro della Sanità che ha portato in dote il pacchetto di investimenti, in buona parte riguardante anche Siena, previsto dal Governo per la ricerca e produzione dei farmaci da anticorpi monoclonali contro il Covid: 80 milioni di euro nel 2020, 300 milioni il prossimo anno. "I lavori sono ancora in corso – ha detto Speranza dopo la visita a Tls – ma sono qui per testimoniare gratitudine ai nostri ricercatori, che ogni giorno operano affinché il risultato possa essere conseguito. Qui si può giocare un pezzo della partita contro il virus: siamo ancora dentro la sfida, non bisogna dare nulla per scontato".

Accanto a lui il presidente della Regione Enrico Rossi, i vertici di Tls Fabrizio Landi e Andrea Paolini, il presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi, Rino Rappuoli, ad di Gsk Italia qui in veste di guida del team che opera per la realizzazione del farmaco. "Voglio esprimere orgoglio e grande apprezzamento per quello che viene fatto qui dai nostri scienziati – ha aggiunto il ministro Speranza –, i dati sono interessanti, anche se è chiaro che ci sia ancora molto da verificare. Ma c’è una strada aperta per provare ad avere cure certe che possano portarci a un risultato positivo nella lotta drammatica al Covid".

Come dire, soddisfazione e fiducia, ma rimandiamo i trionfalismi ad altri momenti. A quando si avranno risultati più concreti anche in una politica sanitaria che Speranza disegna diversa non solo dal governo M5S-Lega, ma anche da quelli guidati da un Pd (quello renziano) da cui aveva iniziato a distaccarsi: "Abbiamo messo più soldi sul Servizio sanitario sanitario nazionale negli ultimi cinque mesi che non negli ultimi cinque anni. Per troppi anni le tabelle Excel hanno determinato quanto diritto alla salute si poteva garantire, oggi va rovesciata questa logica: è il diritto alla salute che deve scrivere le tabelle e il Governo italiano farà così".

Servono soldi, naturalmente. E torna in ballo uno dei motivi che ancora dividono la maggioranza, l’utilizzo dei fondi europei del Mes avversato dai pentastellati: "Per questa partita vanno bene tutte le risorse, da qualsiasi parte arrivino. Vanno bene i soldi del Recovery Fund, vanno bene i soldi del Mes, vanno bene i soldi del bilancio dello Stato". E per la ricerca, ecco la prospettiva che riguarda direttamente Siena e Tls: "Nel decreto agosto abbiamo indicato una posta straordinaria, che verrà gestita appena avremo le condizioni ottimali per farlo, ma che impegna 80 milioni per quest’anno proprio sugli anticorpi monoclonali e 300 per il 2021. Ci aspettiamo che le buone notizie possano consolidarsi e metterci nelle condizioni di fare questo investimento". Il pensiero va a quei ricercatori impegnati per portare a termine questo lavoro. "Dobbiamo essere orgogliosi perché l’Italia è in prima linea con i propri ricercatori – è il commento del ministro – qui c’è Rappuoli che è uno dei principali scienziati del Paese e sta facendo un lavoro straordinario. Dobbiamo combattere con umiltà questa battaglia, ma mettiamo tutte le nostre energie, i prossimi mesi ci daranno delle soddisfazioni. Oggi dobbiamo resistere, tenere le mascherine e le distanze, ma in prospettiva la scienza ci metterà in condizioni di vincere la battaglia".