Siena, 2 aprile 2014 - All'indomani della cessione da parte della Fondazione Mps del 6,5% della banca, il Montepaschi ieri è stato al centro degli acquisti in Piazza Affari. La vendita e la firma del patto di sindacato (in via di definizione) sul 9% del capitale di Rocca Salimbeni tra l’ente presieduto da Antonella Mansi e i due nuovi azionisti sudamericani, Fintech Advisory (al 4,5%) e Btg Pactual (2%), hanno permesso all’istituto senese di archiviare la seduta in Borsa, riagguantando livelli che non si vedevano da gennaio di un anno fa: con un balzo del 6,45% a quota 0,282 euro, il titolo del Montepaschi è stato il migliore del listino a maggiore capitalizzazione. 

Rilevanti anche questa volta i volumi: con il nuovo boom di scambi, nell’ordine di 1,035 miliardi di pezzi, è passato di mano quasi il 9% (8,86%) del capitale. E secondo diversi analisti l’appeal sul titolo resta molto elevato in previsione di un ulteriore alleggerimento dell’ente nel capitale di Mps. Palazzo Sansedoni, ad oggi azionista al 5,5%, potrebbe ulteriormente ridurre la propria quota di un altro 3 per cento. Grazie a questo riassetto, la Fondazione dispone oggi di una cassa che ammonta a circa 400 milioni.

Intanto la nuova compagine nell’azionariato della banca è al vaglio del ministero dell’Economia e di Bankitalia. Una risposta sull’ingresso dei due fondi da parte del Tesoro è attesa entro 30 giorni (vale la regola del silenzio assenso), mentre Palazzo Koch avrà 60 giorni per dare il proprio via libera. E la Consob sarebbe già in contatto con le parti per la pubblicazione del patto parasociale, attesa nel fine settimana. L’accordo dovrebbe avere una durata massima di tre anni.