di GIULIA MAESTRINI
Siena, 21 settembre 2013 - Cambio al vertice di Confindustria Siena. A guidare gli industriali della provincia per il mandato 2013-2017 sarà l’imprenditore valdelsano Paolo Campinoti, titolare di Pr Industrial srl, eletto con una maggioranza che rasenta l’unanimità, ieri pomeriggio, durante l’assemblea annuale dell’associazione in scena al borgo La Bagnaia. Al suo fianco, gli industriali hanno eletto anche tre vice presidenti: Remo Grassi, l’ilcinese amministratore delegato di Villa Banfi; Camilla Dei, vicepresidente della società Travertini Paradiso e amministratore unico della società Alibrando Dei (nonché neo eletta in Deputazione amministratrice della Fondazione Mps), e Marco Bassilichi, presidente del gruppo che porta il suo nome.
E non ha perso tempo, il neo presidente, affondando subito le mani in uno dei temi forse più spinosi: il rapporto tra impresa e banche. Era proprio questo, infatti - “Industria e finanza: un binomio per la crescita” - il tema dell’assemblea annuale, nonché della successiva tavola rotonda che ha visto la partecipazione del presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi, del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli e dell’amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi, Fabrizio Viola.
Industria e finanza, dunque. Ma anche riduzione della spesa pubblica, riorganizzazione della scuola, riposizionamento del merito al centro dei processi decisionali, abbassamento delle aliquote contributive sul lavoro, semplificazione amministrativa e velocizzazione delle procedure: tantissimi gli argomenti toccati dal neo presidente, durante il primo intervento ufficiale, in una continua intersezione tra l’orizzonte nazionale e il legame territoriale.
Che Campinoti tiene, giustamente, come barra del proprio timone. «E’ innegabile che il modello Siena sia stato travolto, ma è doveroso ricordare che Siena è stata una delle grandi culle della cultura italiana ed europea. E’ necessario prima di tutto ripartire da quello che profondamente ci appartiene: storia, arte, territorio e tradizione» ha affermato il neo presidente, confermando di guardare con grande interesse e attenzione, in questo senso, anche alla candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019.
Per tornare, poi, a bomba, sul tema della serata: la necessità di «recuperare un rapporto tra banche e imprese secondo un’ottica di lungo periodo» e ricreando un modello relazionale in cui, tra le due, si crea una sorta di partnership fondata sulla reciproca fiducia.
«La nostra associazione – ha aggiunto Campinoti – deve essere promotrice di idee e progetti: mi viene in mente, ad esempio, ‘Mini e Corporate Bond’, il progetto pilota sulle emissioni obbligazionarie delle imprese portato avanti da Confindustria e Mps». Sguardo proiettato verso il futuro, dunque, consapevoli della crisi e altrettanto – e di conseguenza – dell’esigenza di guardare avanti.
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