Siena, 5 luglio 2012 - La Asl di Siena, che ospita un centro di riferimento nazionale per il retinoblastoma, gli ha tolto la convenzione, ma Domenico Mastrangelo, 33 anni, ha continuato a fare ricerca nel laboratorio nel reparto di Oftalmologia dell'ospedale Le Scotte di Siena a 1.200 euro al mese (cioe' con la parte pagata dall'universita'). E ora le sue ricerche potrebbero aprire nuove strade per la cura del retinoblastoma, tumore agli occhi che colpisce i bambini da 0 a 3 anni. A raccontare la vicenda e' la onlus 'In fondo ai tuoi occhi', che raccoglie fondi per il reparto.

Laureato in Medicina, piu' di 100 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali ed esperienza pluridecennale sul retinoblastoma, Mastrangelo ha scelto di continuare portare avanti le proprie ricerche, nonostante le sue vicende con l'asl di Siena. ''Sono andato avanti con la sola forza del mio intelletto, e contrario all'ipotesi genetica sull'origine del retinoblastoma - spiega - ho elaborato l'ipotesi epigenetica, sull'origine della malattia''.

A parte il lavoro sull'epigenetica del retinoblastoma, le indagini di Mastrangelo interessano anche altri fronti. ''Entro il mese di ottobre - continua - presso il dipartimento di Scienze Biomediche dovremmo poter essere in grado di selezionare, in laboratorio, i farmaci verso i quali le cellule tumorali mostrano maggiore sensibilita'. Questo sistema ci consentira', inoltre, di verificare anche l'efficacia di farmaci nuovi e di 'non farmaci' da avviare alle sperimentazioni cliniche nel retinoblastoma''.