Siena, 26 giugno 2011 - TRECCIOLINO Non è in silenzio stampa, anzi parla volentieri con i giornalisti il vincitore di 12 Palii. Ma niente dichiarazioni ufficiali, almeno fino al giorno della Tratta. Sta bene, è in forma. Resta il faro del Palio anche se consapevole che alle sue spalle la generazione dei trentenni si sta organizzando. In questa Carriera si vede già l’impronta di Trecciolino. Che punta a fare 13: un soffio dal record di Aceto.


BRIO
La vittoria nella Civetta (seconda in carriera) gli ha fatto compiere il salto di qualità. Più maturo, sicuro e ardimentoso. Ha iniziato a costruire un percorso che nei prossimi dieci anni gli può garantire successi. E’ una delle stelle in ascesa, consapevole che per continuare a brillare bisogna confermarsi.


GINGILLO
Due Palii vinti e l’arrivo in una Contrada che l’ha lanciato e ora vuole valorizzarlo, il Bruco. La carta in più è un capitano, Gianni Falciani, che prima di lui ha portato al successo Trecciolino. Un capitano fortunato, sornione quanto scaltro. Doti che unite a quelle di Gingillo — determinazione di ferro, precisione e coraggio — possono far puntare in alto.


SALASSO
E’ genuino e un po’ naif, perciò ha tanti estimatori. Viene da due anni difficili, ha un grande bisogno di rilancio. Quando Alberto Ricceri è in questo stato d’animo riesce sovente a tirare fuori il meglio. “Diplomazia? Io proprio zero”, confessa sempre. Per tale motivo — ossia per non sbagliare in un mondo dove anche il soffio del vento sposta le montagne — ha scelto di parlare sì, ma con i fatti.


SCOMPIGLIO
La voglia di (ri)vincere portando a due i successi si è trasformata dentro questo pistoiese generoso in rabbia e determinazione. Gli si legge in volto, traspare quando parla anche se cerca di non far capire quanto, davvero, desidera arrivare primo al bandierino in questo Palio. Ha lavorato sullo spunto in partenza che è la sua dote ma anche sullo studio di un Palio da dietro.


TITTIA
Riecco il fantino del 2007, quando vinse con Fedora nell’Oca. Riecco il fantino che, per un soffio, non centrò il successo, sempre in Fontebranda, con Elfo di Montalbo. Giovanni Atzeni, il fantino dai modi educati, è andato alla scuola dell’Oca studiando con profitto. Ora deve sostenere l’esame finale e superarlo.
 

DE’
Il più bel regalo di matrimonio che potrebbe fare alla sua dolce metà — a settembre si sposa — è tornare alla vittoria, facendo poker. Interrompendo un digiuno troppo lungo. Il livornese Luca Minisini ha fatto bene in provincia, psicologicamente mai è stato meglio.
 

GIROLAMO
Quanta grinta in quel sorriso! Orgoglioso, Alessio Migheli, senese doc. Con il Palio nel sangue e tanti sassolini che vorrebbe togliersi dalle scarpe. Ha fatto un salto di qualità enorme, imparato e sudato con umiltà. Ora vuole raccogliere i frutti: nel Drago o altrove per dimostrare che nel Palio lui ha diritto e qualità per starci.
 

VITTORIO
Coraggioso, generoso. Riconoscente con la Lupa cui è legato e che continua a dargli fiducia. Il futuro papà Gianluca Fais è pronto a zittire tutti, ma non c’è bisogno di fare proclami. Il sogno è regalare all’amico-capitano Marco Giannini un Drappellone che tolga la “cuffia” di nonna alla Contrada.
 

SGAIBARRE
Dentro di sè, anche se magari con gli altri non lo ammette, vorrebbe rivoltare il mondo. E prendersi la rivincita per tante Carriere andate storte. Antonio Villella potrebbe averla l’opportunità che cambia la vita. Nel caso deve saperla cogliere. Senza se e senza ma.
 

BIGHINO
Stesso discorso vale per Valter Pusceddu. Troppi Palii corsi senza mai riuscire a conquistare una vittoria. Esperienza da vendere, scaltrezza e capacità di stare alle strategie della Contrada i suoi punti di forza. Fermare l’avversaria? E che problema c’è, ha sempre detto Valter.
 

LO ZEDDE
Gli piace scherzare, quando è a cavallo insieme ai colleghi (ma anche al canaope durante le corse) difficile che non commenti ogni cosa. Un personaggio, insomma, dalle mani buone. Anche lui in attesa di rilancio. In attesa della fiducia che qualcuno potrebbe accordargli. E che lui giura di essere pronto a ripagare.
Quattro i nomi alla finestra in attesa del debutto che, in presenza di un lotto di cavalli
omogeneo, diventa più difficile.
 

ANDREA CHESSA
Vicino alla Chiocciola — ma non solo — si è ritagliato un posto nel panorama delle novità correndo in provincia e nei paliotti d’Italia. Alle sue spalle un docente d’eccezione, Silvano Vigni detto Bastiano.
 

GIOSUE’ CARBONI
Fare una seconda prova in Piazza con il giubbetto di Contrada non gli basta più. Vorrebbe il sogno, quel ragazzo silenzioso e ruvido in cui batte un cuore d’oro.
 

SIMONE MEREU
E’ pronto per il tufo, ha varie strade aperte. Ma non si fa illusioni. Neppure una. Piedi per terra, lavoro e buone mani possono aiutarlo, se non adesso magari ad agosto.
 

SEBASTIANO MURTAS
L’allievo di Trecciolino ha il viso d’angelo ma impara in fretta i trucchi del mestiere. Timido a terra, quanto è diventato sfrontato a cavallo.