Siena, 3 dicembre 2008 - Set ideale per il cinema, Siena non è certo nuova a essere protagonista anche del mondo dei fumetti. Stavolta, però, non è l’immagine da cartolina o l’immancabile evento del Palio a essere raccontato in un albo di letteratura designata, ma un episodio storico molto particolare come la pioggia meteoritica (o 'pioggetta di sassi', come si disse all’epoca) avvenuta nella campagna senese, fra Pienza e San Giovanni d’Asso, il 16 giugno 1794. Proprio un frammento del meteorite caduto in quell’occasione e conservato nella sede dell’Accademia dei Fisiocritici è al centro dell’indagine di Martin Mystère (il detective dell’impossibile creato per l’editore Sergio Bonelli dal grande sceneggiatore italiano Alfredo Castelli) raccontata nei Segreti di Wold Newton, racconto inedito di 94 pagine contenuto nell’Almanacco del Mistero su soggetto dello stesso Castelli e di Carlo Recagno (che firma anche la sceneggiatura) e disegni di Franco Devescovi. Lo sviluppo della storia non lo raccontiamo per non rovinare il mistero, ma lo spunto che vede coinvolte Siena e l’Accademia dei Fisiocritici è un collegamento tra il meteorite di Siena e quello caduto l’anno dopo, il 15 dicembre 1795, nella cittadina inglese di Wold Newton. Proprio l’ipotesi di poteri straordinari contenuti in queste pietre provenienti dal cielo scatena una corsa a 'conquistare' questo oggetto.

 

Non poteva essere che il colto e 'tuttologo' Martin Mystère a portare l’accademia dei Fisiocritici (o Accademia delle scienze) in una storia a fumetti. Per una curiosa coincidenza, l’albo (pur facendo riferimento al 2009) esce in questo 2008 in occasione dei duecento anni dalla morte di Ambrogio Soldani, che era segretario dell’Accademia dei Fisiocritici quando ci fu la pioggia meteoritica, e che pose l’attenzioone del mondo scientifico internazionale sull’evento. Considerato insieme a Jacopo Bartolomeo Beccari il padre della micropaleontologia, ossia di quel ramo della paleontologia che studia i microfossili, come i protozoi, Soldani nel 1780 pubblicò a Siena la prima opera dedicata ai microfossili, il Saggio Orittografico.

 

Per martin Mystère, dunque, un tuffo in Toscana e nella splendida Siena (con panoramiche e scorci cittadini) all’insegna di un mistero decisamente molto particolare. Per il 'detective dell’impossibile', che abita a New York, l’Italia è una meta molto amata e la Toscana lo è ancor di più. Alcuni anni fa, all’interno della serie mensile dei fumetti , il 'professore' prese in affitto un appartamento a Firenze e più volte ha visitato località toscane, da Lucca a Volterra, fino all’Elba. "Martin va spesso in Toscana - spiega Castelli - perché è una regione che io amo molto. Così come sono interessanti i toscani che sembrano bonaccioni, ma in realtà sanno essere anche cattivi e quindi interessanti".