2008-03-13
di ELENA CONTI
«ABBIAMO VINTO una battaglia, ma non ancora la guerra» è stata la dichiarazione di Corsino Corsini, presidente del Comitato per l’Igp dei Ricciarelli di Siena, subito dopo aver parlato con l’avvocato Fabio Pisillo che ieri al Tar ha difeso il Comitato contro la richiesta urgente di sospensiva per l’invio a Bruxelles dei documenti per l’Igp dei Ricciarelli di Siena presentata da tre aziende di produzione dolciaria Ubaldo Corsini, Ghiotti e Le Logge.

LA COMPLESSA querelle di Siena sembra davvero non trovare fine, fra equivoci e ricorsi si trascina ormai da diversi anni e nel luglio scorso sembrava addirittura che il Tar avesse già definitivamente chiuso la questione. Tutto inizia nel 2004 con la richiesta di riconoscimento della registrazione della Indicazione Geografica Protetta per i tradizionali dolci di mandorle senesi. Nel 2005 l’audizione pubblica del Ministero alla quale parteciparono oltre al comitato promotore, anche l’ Amministrazione Provinciale, Comune, Camera di Commercio, Fondazione Qualivita, associazioni di categoria e produttori interessati. Poco dopo alcune aziende di produzione dolciaria, Ghiotti , Ubaldo Corsini Biscotti, Le Logge e Scapigliati, presentarono ricorso al Tar asserendo di essere produttori di Ricciarelli, ma al di fuori del territorio provinciale, quindi di venire fortemente penalizzati dalla registrazione che avrebbe limitato la produzione dei Ricciarelli Igp esclusivamente al territorio della provincia di Siena. Poi una serie di equivoci. Nel luglio scorso il Tar si era pronunciato sull’inammissibilità del ricorso, aprendo di fatto la strada verso la Corte europea di Bruxelles alla richiesta del Comitato per l’Igp dei Ricciarelli di Siena.

SEMBRAVA tutto già definito, quando nuovamente tre delle ditte che avevano presentato il primo ricorso, Corsini, Ghiotti e Le Logge hanno deciso di presentare nuovamente richiesta urgente al Tar di sospensiva per l’invio a Bruxelles dei documenti sui Ricciarelli. Ieri a Firenze la prima vittoria, perché il Tar ha rigettato la richiesta di sospensiva d’urgenza inoltrata dai contendenti. I documenti per il momento possono continuare nel loro iter. «Questa prima risposta del Tar è un passo importante – ha detto l’avvocato Fabio Pisillo – perché di fatto riconosce la validità dell’istruttoria del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali relativa ai Ricciarelli».