’Via Francigena on foot’ fa tappa a Sarzana

La marcia dell’attore e regista Filippo Arcelloni: 1000 chilometri per celebrare il centenario della Lega italiana per la lotta ai tumori

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Ha fatto tappa a Sarzana lo scorso 9 maggio, ma il cammino di Filippo Arcelloni (nella foto al centro) - che dovrebbe concludersi con l’arrivo nella Capitale entro fine mese - non è ancora terminato. Via Francigena on foot, questa l’iniziativa organizzata, e tutt’ora in corso, pensata per celebrare il centenario della Lilt (lega italiana per la lotta ai tumori) che ha l’obiettivo di promuovere il cammino come forma di prevenzione. Un vero e proprio pellegrinaggio sulla via Francigena che di fatto vedrà l’attore e regista italiano percorrere oltre 1000 chilometri, attraversare 6 regioni e fare tappa in ben 40 città. Esattamente come è accaduto a Sarzana - unica tappa ligure del pellegrinaggio – Filippo Arcelloni in ogni sua sosta è stato e verrà accolto da rappresentanti della sede locale della Lilt e dalle istituzioni locali. "Camminare è la cosa più semplice che una persona può fare – aveva dichiarato Arcelloni durante la tappa Sarzanese - è fonte di benessere ed è sempre tempo ben speso. Dal 23 aprile quando sono partito dal passo del San Bernardo a oggi ho incontrato e condiviso esperienze con centinaia di persone che hanno deciso di accompagnarmi per parte del mio cammino. L’obiettivo è quello di arrivare a Roma il 31 maggio, giornata dedicata alla lotta al tabagismo per unire insieme due messaggi davvero potenti".

Ma è stata proprio la presidente della sede spezzina della Lilt, la dottoressa Laura Lombardi, a spiegarci da vicino quali sono le iniziative in programma per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e quali sono i progetti in cantiere.

"A Sarzana abbiamo deciso di accogliere il pellegrino della salute insieme al Cai – ci ha spiegato Laura Lombardi – perché viene portato avanti un bellissimo messaggio di prevenzione strettamente legato all’attività sportiva e perché le nostre realtà sono molto unite". Di fatti quello tra le sezioni spezzine del Cai e della Lilt può essere considerato un vero e proprio protocollo di intesa per promuovere l’attività fisica come forma di prevenzione di malattie oncologiche. "Questo fine settimana saremo a Varese Ligure dove terrò una relazione – ha concluso la presidente provinciale della Lilt – ma in programma abbiamo svariati progetti scolastici e, insieme al Cai che ha già creato un progetto di montagnaterapia, abbiamo pensato di declinarlo appositamente per pazienti oncologici".

Elena Sacchelli