
Vezzano (Spezia), 9 marzo 2023 – Il capo di imputazione non si è spinto a specificare quale sia stata l’azione che ha innescato il ribaltamento della porta da calcio che ha causato ferite gravi un bambino di sette anni, colpito dalla traversa. Ma ha dettagliato le condizioni della struttura ferrosa, segnata dall’ossidazione e dall’ammaloramento che ne avevano compromesso l’ancoraggio al suolo in un contesto di abbandono diffuso e di lunga data, quello del campetto di calcio a sette nel quale era posizionata. L’area di gioco è situata nel Comune di Vezzano. E’ quella del campetto La Guida. L’assenza di manutenzioni e ancora prima l’assenza di recinzione e segnali di pericolo hanno finito per inguaiare il sindaco e il responsabile del patrimonio dei lavori pubblici del dell’ente locale. Massimo Bertoni, 66 anni, e Simone Mammi, 55 anni sono stati raggiunti nei giorni scorsi da un decreto di citazione a giudizio per lesioni colpose, quelle patite dal bambino, residente nel comune, per effetto del ribaltamento della porta di calcio.
Il fatto risale al 3 aprile del 2021. La conseguenza furono le ferite riportate dal piccolo: frattura dell’arco posteriore della prima e seconda costa con contusione polmonare. Il primo a porgergli il soccorso fu il papà: era con lui al momento dell’incidente. Il bambino fu ricoverato. Rimase in ospedale per 5 giorni. Venne dimesso con una prognosi di guarigione di un mese ma lo stato di malattia, certificato dai successivi referti medici, perdurò fino al 24 giugno del 2021. Il 10 maggio prossimo inizierà il processo al primo cittadino e al funzionario del Comune di Vezzano; a sviluppare la difesa saranno gli avvocati Alberto Antognetti e Silvia Rossi. Le contestazioni sono poste in relazione di nesso causale con l’incidente e sono articolate in varie omissioni: quelle emerse sul piano delle manutenzioni, dell’approntamento di un’adeguata recinzione, di un’adeguata cartellonistica di avviso di pericolo e di eventuale divieto di accesso. Le ha inanellate nel capo di imputazione il pm onorario Manuela Pagotto tirando le fila delle indagini innescate dalla querela dell’avvocato Mauro Manzi e sviluppatesi con accertamenti dei carabinieri.
Il sindaco Bertoni affronta sereno il processo tra domande e consapevolezze: "Mi piacerebbe sapere anche a me cosa sia accaduto per innescare il ribaltamento della porta. Di certo in quell’area, e in tutti i parchi del territorio comunale, a quell’epoca pendeva un’ordinanza sindacale di divieto di accesso legata alla pandemia. In ogni caso, al di là della titolarità controversa sul piano della proprietà che mi risulta controversa, non si può parlare di area fruibile al pubblico stante la recinzione benché in alcuni punti abbattuta".