Vermi nel baccalà del supermercato, l'Asl sequestra gastronomia e gelateria

Shock per il cliente che si è rivolto alle autorità

Le polpette incriminate

Le polpette incriminate

Val di Magra (La Spezia), 4 luglio 2019 - Sequestri nel reparto gastronomia e gelateria di un noto e importante supermercato  della vallata del Magra, dove sono state trovate larve di mosca. Nei confronti del titolare del market sono state elevate una serie di contravvenzioni che partono da un minimo di tremila euro per arrivare fino a 6mila. 

Nessun provvedimento è invece scattato di carattere penale. Il sequestro operato nei reparti durerà fino a quando non sarà bonificata l’area interessata. L'operazione è stata effettuata dal personale veterinario dell’Asl 5. Tutto è partito da un 60enne spezzino che era andato nell’ufficio sanitario con una busta contenente frittelle di baccalà «corrette» con larve di mosche. L’uomo ne aveva mangiata una prima di accorgersi di quelle strane presenze.

Preoccupato era poi andato al pronto soccorso dell’ospedale della Speza dove era stato visitato e i medici di turno gli avevano riscontrato problemi intestinali a causa del consumo di alimenti invasi dai vermi.

A quel punto i funzionari del servizio veterinario coordinati dal responsabile, il dottor Mino Orlandi, hanno subito sequestrato la busta, quindi effettuato i controlli nel market finito sotto accusa. Dagli accertamenti svolti dal personale sanitario è così emerso che la presenza delle larve si è verificata a causa di un diffetto della temperatura nei prodotti da servire caldi.

E tra questi prodotti c’erano non soltanto le fritelle di baccalà, ma anche polli arrosto e altri alimenti che alla fine hanno favorito la crescita delle uova nei cibi. Di conseguenza la presenza degli insetti, secondo quanto è stato accertato,  si sarebbe determinata non al momento della cottura dei cibi ma all’interno della vetrina dove erano esposti gli alimenti. Tutto il materiale contaminato è stato sequestrato dall’Asl e i reparti sono stati sequestrati. Verranno riaperti soltanto dopo la bonifica e un ulteriore sopralluogo del servizio veterinario dell’Asl.