Una casa per la famiglia che dormiva in auto

A risolvere la grave situazione di disagio il sindaco di Sarzana: "Questo grazie ai cittadini che hanno offerto il proprio aiuto"

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Non dovranno più preoccuparsi del freddo o della pioggia perché finalmente A.M., la madre, il compagno e la gatta Luna - che da 9 mesi vivevano in strada - hanno trovato una sistemazione provvisoria a Sarbia grazie all’intervento decisivo del primo cittadino Cristina Ponzanelli. Aveva suscitato parecchio interesse la storia di queste persone – pubblicata in esclusiva proprio da La Nazione – che dopo avere perso il lavoro alla fine dell’estate 2021 non erano più riuscite a poter pagare l’affitto. Ospitati in principio da amici e parenti, da gennaio avevano poi preso la decisione di vivere in strada e di dormire nell’auto del compagno di A.M. almeno sino a che questa non è stata sequestrata, una decina di giorni fa, dal commissariato di Sarzana perché priva di assicurazione. Da quel giorno la donna, insieme alla madre, al compagno e all’inseparabile gatta si erano sistemati in un parcheggio coperto situato nella zona della variante Aurelia di Sarzana. Vani, sino a venerdì pomeriggio, i ripetuti tentativi di A.M. che si era rivolta ai loro comuni di residenza, Fosdinovo e Castelnuovo Magra, ma anche a tutti quella della provincia di La Spezia, nella speranza di poter trovare un alloggio che gli consentisse, in un secondo momento, di poter trovare un lavoro. "Anche se non sono sarzanesi e la loro residenza è presso altri comuni – ha spiegato il sindaco di Sarzana – non era proprio accettabile che vivessero così quali che fossero le loro scelte, la loro storia o i limiti amministrativi di un nostro intervento. Ringrazio la Protezione Civile, sempre presente, oltre a Caritas e a Don Luca Palei per il sostegno nell’affrontare una situazione anche umana molto complicata. Purtroppo drammi come questi esistono, rischiano di passarci in silenzio davanti agli occhi ma non possiamo restare indifferenti".

Una situazione di estremo disagio. Un dramma umano di cui qualcuno si sarebbe potuto e dovuto occupare già da tempo. "Come presidente del distretto sociosanitario 19, con il supporto del direttore, abbiamo attivato tutte le convenzioni possibili con Caritas e cooperativa Lindbergh per garantire il supporto necessario a queste persone. Spero che i comuni in cui queste persone sono residenti si attivino subito, perché nessuno può vivere in questa condizione e c’è ancora bisogno di tantissimo aiuto per loro, oltre questo alloggio temporaneo. Grazie a tutti i cittadini che hanno offerto il proprio aiuto e hanno scelto di non essere indifferenti". Elena Sacchelli