Superalcolico a una tredicenne: lei grave, barista denunciato

Sarzana: il commerciante rischia una pesante condanna

Alcol e minorenni (Foto di repertorio Newpress)

Alcol e minorenni (Foto di repertorio Newpress)

Sarzana (La Spezia), 10 maggio 2017 - L'emozione di provare una sensazione da grandi e il brivido di infrangere un divieto per poter segnare, almeno nel diario della memoria, un sabato sera speciale. Il sogno per due ragazzine di 13 e 14 anni era prendersi un aperitivo, ovviamente alcolico, con tutto il contorno di stuzzichini serviti al tavolino del bar dal cameriere mentre si chiacchiera del più e del meno. L’emozione? Provata. Il divieto? ‘Regolarmente’ infranto. Il seguito certo non l’avevano neppure ipotizzato le due ragazzine, né lo aveva fatto il barista. La più piccola si è ritrovata in coma etilico al pronto soccorso, con i genitori angosciati ad ascoltare dal medico di turno che quel malore era ‘solo’ troppo alcol nel sangue, più di due grammi per litro. E, una volta smaltito, a raccontare perché, come e dove prima a mamma e papà, poi ai poliziotti.

COSÌ anche il barista si è ritrovato in commissariato a cercare di fornire agli agenti una spiegazione che non gli ha evitato la denuncia. Somministrazione di bevande alcoliche a minori è, ovviamente, l’ipotesi d’accusa, cui si aggiungerà l’aggravante di aver causato l’ubriachezza della ragazzina. Rischia la condanna a un anno di carcere e una sanzione che può arrivare fino a 25mila euro, oltre alla chiusura del bar per tre mesi. «Alcol il massimo è zero», aveva scritto la Consulta del centro storico di Sarzana sui volantini distribuiti pochi mesi fa ai gestori dei bar di Sarzana spiegando i danni provocati dall’alcol nei minorenni, i divieti imposti dalla legge e i rischi che comporta violarli. Una campagna di sensibilizzazione per tentare di tirare il freno a un fenomeno di cui gli abitanti della città vedono i danni collaterali: ‘stormi’ di ragazzini urlanti la notte per le vie del centro, bottiglie e bicchieri seminati in ogni angolo. «Un’iniziativa che non è stata ben vista dalle associazioni di categoria – spiega il presidente della consulta, Massimiliano Giampedroni – anzi fummo criticati e ci fecero notare che sindacati e baristi hanno bisogno di queste sollecitazioni. Ora vediamo qual è la realtà».

NELLA pratica non sono molti i casi di denunce per la vendita di alcool a minorenni. A ‘incastrare’ il barista sarzanese sono stati l’imprevisto malore della ragazzina e le indagini della polizia. Le due adolescenti sabato sera si erano sedute al tavolino del bar in centro e con nonchalance avevano ordinato un aperitivo alcolico. Il loro aspetto non inganna molto sull’età e quella sera il locale era quasi vuoto, ma con la stessa leggerezza il barista aveva preso le ordinazioni e servito i cocktail alcolici. La tredicenne ha fatto in tempo ad arrivare a casa prima di sentirsi male e svenire. I genitori l’avevano portata subito al pronto soccorso e si erano sentiti spiegare che nel suo sangue c’era il triplo del limite di alcol che vieta a un adulto di mettersi al volante. Il passo successivo era stato al commissariato: il prossimo sarà in tribunale.