Storia, arte, cultura e avventura. Festival della mente, ecco gli ospiti

La rassegna partirà il via 31 agosto

Serena Dandini tra gli ospiti del Festival

Serena Dandini tra gli ospiti del Festival

Sarzana, 13 luglio 2018 - Una riflessione a più voci sul concetto di comunità, che è anche un modo per interrogarsi su valori come solidarietà, appartenenza, rispetto e libertà. Temi di attualità stringente sui quali porteranno il loro contributo intellettuali, scienziati e umanisti, offrendoci - forse - gli strumenti per decifrare la realtà di oggi, sempre più sfuggente e contraddittoria. Eccolo il filo conduttore dell’edizione 2018 – la quindicesima – del Festival della Mente, che ieri è stata presentata a Milano nella quattrocentesca Casa degli Atellani.

Diversi le voci (63 ospiti) e il tema, ma sostanzialmente identica la formula dell’evento, in programma dal 31 agosto al 2 settembre, promosso da Fondazione Carispezia e Comune di Sarzana, col contributo di Crédit Agricole, sotto la direzione di Benedetta Marietti. «Cosa significa nel mondo attuale la parola «comunità»? - si è domandata Marietti - Se ne sente ancora il bisogno? Attraverso la pluralità delle voci e una divulgazione leggera e appassionante, il Festival cercherà anche quest’anno di trasmettere l’emozione della condivisione del sapere». Alla presentazione milanese per la prima volta anche la neo sindaco Cristina Ponzanelli, assieme al presidente di Fondazione Carispezia Matteo Melley, che ha ricordato il significato del Festival: «Offrire spunti di riflessione sempre nuovi, attraverso una formula consolidata che propone contributi originali di pensatori, nazionali e internazionali, su un tema capace di creare connessioni tra ambiti disciplinari diversi». Sul concetto di Festival come laboratorio ha insistito anche Ponzanelli, passata – come ha ricordato lei stessa - dalla veste di spettatrice a quella di amministratrice pubblica. «Il rapporto tra i sarzanesi e la cultura è forte – ha ricordato – e affonda le sue radici nella storia millenaria della città. È nostro onere e onore, come amministrazione e come cittadini, svilupparlo e consolidarlo, col chiaro obiettivo di fare di Sarzana uno spazio sempre più aperto al confronto liberale tra opinioni e idee diverse». La serie degli incontri sarà aperta venerdì 31 agosto, in piazza Matteotti, da Andrea Riccardi, studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea, oltre che fondatore della Comunità di Sant’Egidio con una riflessione sul nostro tempo, che vede sempre più indebolirsi le reti di prossimità sociali. Fra gli altri relatori, nomi come lo scrittore e viaggiatore olandese Jan Brokken e il giornalista e psicologo Massimo Cirri, le scrittrici Serena Dandini e Michela Murgia, l’iraniana Maryam Madjidi, l’autrice pakistana Kamila Shamsie. Sul versante della scienza, lo zoologo Carlo Alberto Redi, la biologa Manuela Monti, il fisico Cristiano Galbiati, l’informatico Dino Pedreschi, i matematici Gabriele Lolli e Marco LiCalzi. Testimonianze dei cambiamenti della contemporaneità verranno da Ian Goldin, fondatore e direttore della Oxford Martin School, dal filologo classico Federico Condello, mentre Anna Foa ripercorrerà la storia del declino della presenza ebraica in Europa. Di architettura parlerà Mario Cucinella, curatore del Padiglione Italiano per la Biennale di Venezia 2018. Torneranno anche le seguitissime lezioni di storia di Alessandro Barbero, che quest’anno propone una trilogia sulla Prima guerra mondiale.