Sesso e droga nel circolo privato. Quattro arrestati dalla Finanza

Ragazze istruite per ‘vendersi’ ai clienti in un locale della Lunigiana

Il colonnello della Finanza Dinoi, il colonnello Tatone, il sostituto procuratore Alessia Iacopini

Il colonnello della Finanza Dinoi, il colonnello Tatone, il sostituto procuratore Alessia Iacopini

Sarzana, 12 settembre 2018 - Sulla carta erano socie del circolo privato dove lavoravano come ballerine, nella realtà si ‘vendevano’ ai clienti del locale facendo intascare parecchi soldi ai loro «capi». Emergono nuovi retroscena dal blitz della Guardia di Finanza in un locale notturno di Licciana Nardi culminato con l’arresto dei tre gestori e di una quarta persona per spaccio di droga. Indagine partita da due procedimenti penali aperti a Massa e Spezia nei confronti di persone del tutto estranee al locale, il cui nome è però emerso in alcune intercettazione come luogo dove droga e prostitute non mancavano. Così per vederci chiaro il nucleo economico-finanziario della Guardia di Finanza apuana ha prima pedinato i frequentatori del locale poi ha installato telecamere e microspie.

Hanno così scoperto che i clienti per avere una prestazione sessuale pagavano 100 euro di cui la metà andava ai gestori, altri 50 euro per ogni quarto d’ora trascorso prima del rapporto intimo, le ‘consumazioni’ di sesso avvenivano in 5 camerini. Dall’indagine è emerso come i tre soci istruissero le ragazze a concedersi non subito ma dopo aver fatto trascorrere al clienti un po’ di tempo nel privée per fargli scucire più soldi. Ripresi dalle telecamere 65 rapporti sessuali in un solo camerino nell’arco di un mese. «Il pagamento? Sia in contanti ai gestori del circolo – spiega la Finanza – o con bancomat e carte di credito».

I tre soci si erano divisi i compiti fra chi reclutava le ragazze attraverso intermediari, chi forniva alloggio, incassava i soldi e garantiva l’incolumità delle ballerine, quasi tutte straniere provenienti da Romania, Moldavia, Sud America e Marocco. Nel blitz di sabato notte in manette sono finiti O.M. di 60 anni, C.S. di 44 anni (entrambi portati in carcere a Massa) e R.L. (63 anni, incensurato, colpito da obbligo di dimora). I primi due devono rispondere di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti, reato invece non contestato a R.L. Arrestato anche E.H.A. 39enne marocchino (già ai domiliari per spaccio) sorpreso mentre vendeva cocaina, utilizzata nel locale per essere offerta a clienti e ragazze.