Scadono le concessioni dei loculi cimiteriali "Ma ai familiari non arriva più il preavviso"

La consigliera Beatrice Casini chiede all’amministrazione di reintrodurre la prassi adottata fino al 2018

Per quale motivo l’amministrazione comunale, da oltre due anni a questa parte, non avvisa più i parenti prima che scadano le concessioni dei loculi cimiteriali dei propri cari defunti? Così può essere riassunto il senso dell’interrogazione a risposta scritta protocollata ieri mattina dalla capogruppo di Sìamo Sarzana, Beatrice Casini. La consigliera di opposizione che chiede all’amministrazione Ponzanelli di reintrodurre quella che per i sarzanesi era ormai divenuta una prassi consolidata. "Dal 2014 di fronte all’imminenza delle scadenze delle concessioni dei loculi cimiteriali – ha spiegato la consigliera Casini – l’amministrazione aveva iniziato a recapitare per tempo una lettera ai familiari dei defunti per concedere la possibilità di scegliere se prolungare la concessione. E non solo: la prassi prevedeva anche l’affissione di un manifesto posizionato in prossimità del loculo interessato dal termine, dove era ben evidente la data di scadenza della concessione. Dalla fine del 2018 ciò non accade più. Perché?". Risultato: i familiari dei defunti che non la ricordino in autonomia non vengono più informati del terminese non quando ormai la concessione è scaduta. Non possono quindi optare per il prolungamento della concessione del loculo, le spoglie vanno spostate.

Va ricordato che nel corso degli anni la durata delle concessioni dei loculi cimiteriali ha subito diverse variazioni. Fino al 1967 le concessioni avevano una durata perenne, dal 1968 e al 1983 era stato posto il vincolo dei 50 anni e dal 1984 e al 1991 la durata delle concessioni era stata fissata a 30 anni. Dal 1992 ulteriore modifica con termine a 25 anni. Ecco quindi spiegato il motivo dell’introduzione della prassi adottata a partire dal 2014, anno in cui a Sarzana hanno iniziato a scadere le concessioni del 1984. "Dalla fine del 2018 ad oggi – spiega Casini – sono scadute circa 600 concessioni, nel silenzio totale, e va sottolineato che se il parente del defunto non avanza la volontà di prorogare la concessione del loculo prima che questa sia scaduta, non ha più la possibilità di farlo". Trovando ingiusto questo atteggiamento, la consigliera Casini chiede quindi al sindaco Cristina Ponzanelli non solo di reintrodurre la pratica di avviso preventivo, ma anche di dare la possibilità ai famigliari dei 600 defunti la cui concessione del loculo è scaduta da due anni a questa parte, di avere la possibilità di rinnovare la concessione.

Elena Sacchelli