Troppi rifiuti abbandonati. Una task force per pulire

Ad occuparsene saranno le persone che ricevono il reddito di cittadinanza. Il sindaco Paganini invita la popolazione a segnalare ai vigili gli autori

Il vicesindaco Gianluca Tinfena e la sindaca Monica Paganini

Il vicesindaco Gianluca Tinfena e la sindaca Monica Paganini

Arcola, 3 giugno 2020 - Qualche problema c’è, ma da Arcola arrivano anche soluzioni concrete. Il Comune più povero della Val di Magra prova a rialzare la testa dopo mesi di fermo e si scaglia contro l’inciviltà di alcuni individui, ai quali del bene comune non importa nulla.

Risorse limitate e poca manutenzione da parte di privati si vanno ad aggiungere alla maleducazione di chi, senza rispetto per il prossimo o per gli spazi comuni, continua indisturbato a riversare i propri rifiuti per la città. Su questa lunghezza d’onda sta per essere definito e ultimato il Progetto Utile per la Comunità: i percettori del reddito di cittadinanza, ad Arcola, non saranno meri assistenti civici ma si occuperanno del decoro urbano andandosi a sommare ai volontari che presto potranno riniziare ad operare per la collettività. "Il nostro comune è stato pesantemente colpito dalla crisi – ha esordito il primo cittadino Monica Paganini – e nei mesi scorsi abbiamo dovuto, per forza di cose, ridistribuire le risorse prestando molta attenzione alle fasce più deboli, ma l’incuria in cui versano certe zone di Arcola, come a sotto gli spiazzi, non è accettabile e serve più senso civico. Collaborazione e responsabilità sono le parole chiave, Arcola è un bene comune e non è il momento dell’omertà. Per questo ribadisco l’importanza di segnalare tempestivamente situazioni spiacevoli. Se qualcuno dovesse vedere con i propri occhi persone che scaricano rifiuti in zone isolate e non, lo redarguisca e soprattutto lo segnali perché purtroppo 5 vigili per 16 km quadrati non sono abbastanza e non possono essere sempre onnipresenti. Noi interverremo prima con un richiamo, poi con una vera e propria sanzione".

E allora per non investire parte dei fondi comunali, già scarsi, per installare costose telecamere saranno i percettori del reddito di cittadinanza a contrastare il rischio degrado. "Il progetto doveva essere già avviato a febbraio – ha specificato il vicesindaco con delega alle politiche sociali Gianluca Tinfena – ma l’emergenza sanitaria ha bloccato un po’ tutto. La ricerca del personale da utilizzare è già partita ed è nostra volontà andare a creare una squadra composta da almeno 12 persone, che per un minimo di 8 otto ore settimanali si dedicheranno alla pulizia del verde pubblico e al mantenimento del decoro urbano. In questo modo copriremo le frazioni del comune con persone del territorio che lo conoscono e che conoscono tutte le sue criticità, ma anche la sua bellezza. L’obiettivo è anche quello di rilanciare Arcola e i suoi borghi, rendendola apprezzabile e fruibile da un turismo consapevole". E.S.