Il ‘silenzio’ di Ricky Le Roy. "Una situazione terribile"

A febbraio il dj a L’Aquila: "II dubbio che sia stata l’ultima serata della mia carriera"

Ricky Le Roy

Ricky Le Roy

Sarzana, 18 aprile 2020 - L’ultima serata di lavoro l’ha tenuta a L’Aquila, una città simbolo della rinascita. Un festa in discoteca a metà febbraio organizzata per dare forza alla lenta ripresa dopo il terremoto che ha cambiato volto e abitudini di una città. Poi l’improvviso silenzio che per un dj del calibro di Riccardo Cenderello è qualcosa di davvero insolito, soprattutto se protratto per così tanto tempo e accompagnato da pochissime certezze.

Il sarzanese Cenderello, in arte Ricky Le Roy, da ormai 30 anni è un punto di riferimento nazionale per il popolo della notte ma la sua brillante carriera si è fermata. "In questo momento non ho nessuna certezza – racconta Riccardo – e nessuno del nostro ambiente può sapere cosa accadrà a breve. Di certo è una botta che si farà sentire e non so neppure quando si potrà tornare a lavorare. Le previsioni lasciano il tempo che trovano, sicuramente per alcuni settori come le discoteche ci vorrà del tempo prima di riaprire anche perchè non vedo come si possano applicare i dispositivi di protezione in determinati ambienti".

Il calendario degli eventi è ricchissimo: l’estate di Ricky si sarebbe divisa tra Venezia, Parma, Toscana e poi tanta Sardegna e Sicilia ma per ora tutto è sospeso. "Ho già perso serate importanti - spiega - come Livigno a fine marzo. Quella sera avrei dovuto rientrare dalla Sardegna atterrando a Milano e poi partire insieme a Bob Sinclar per esibirci nella quarta edizione di uno show importantissimo. Sarebbe stata una grandissima soddisfazione per me suonare con un personaggio di questo calibro. A volte ripenso alla serata dell’Aquila e mi chiedo se realmente sarà stata l’ultima della mia carriera. Spero che si riparta ma la tristezza di quel pensiero non mi abbandona. E’ stata una notte particolare perchè tanti ragazzi si sono fermati a parlare raccontandomi come si stanno rialzando dopo il terremoto e la felicità che portano certe iniziative musicali. Adesso siamo tutti nella stessa situazione ed è terribile. Non mi vergogno certamente a dire che ho fatto richiesta del contributo del Governo. Ho sempre lavorato e vivo della mia professione per cui non posso permettermi di rimanere troppo tempo senza uno stipendio".  

Niente serate e neppure sport: Riccardo Cenderello infatti è allenatore dei portierini, maschi e femmine, dello Spezia Calcio. "Mi mancano tanto i miei ragazzini – conclude – e adesso che è ufficiale la fine dei campionati ci siamo salutati con la promessa di tornare in campo appena si potrà. Ci siamo allenati al telefono così come sento i colleghi di lavoro e organizziamo delle serate musicale più che altro per farci coraggio a vicenda".  

Massimo Merluzzi