«Basta cedere al grande commercio!» ‘Rete Imprese’ richiama i candidati

Le associazioni chiedono risposte chiare alla «drammatica crisi»

I rappresentanti di ‘Rete Imprese’

I rappresentanti di ‘Rete Imprese’

Sarzana, 26 maggio 2018 - Non è proprio un decalogo, ma i temi caldi di commercio e artigianato ci sono tutti, e su quelli i rappresentanti delle associazioni di categoria chiedono ai candidati sindaci risposte chiare. Per questo hanno deciso un calendario di incontri nella sede di Confesercenti. Un impegno di ascolto spiegato dai rappresentanti di Rete imprese, il ‘network’ che raccoglie Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti. C’erano i funzionari di Confcommercio Lorenzo Servadei, Confesercenti Fabio Lombardi, Cna Carola Baruzzo, Confartigianato Gregorio Ravani, i presidenti sarzanesi di Cna Matteo Tiberi e Confartigianato Bernardo Vincenzi. L’obiettivo dell’incontro con i sindaci, hanno chiarito, è capire se le loro proposte possano aiutare le piccole e medie imprese a superare la «drammatica crisi». Analisi e domande sono contenute in un articolato documento. Fra i nodi cruciali c’è l’apertura dei grandi centri commerciali, che «ha gravato notevolmente sull’economia delle piccole e medie imprese», tema rispetto al quale auspicano «che la futura amministrazione comunale sia favorevole a proseguire un dialogo collaborativo con le associazioni di categoria».

COSA DOVREBBE fare la nuova giunta? «Interpretare la propria politica commerciale e difendere la qualità di vita dei residenti – suggerisce Rete Imprese – senza cedere banalmente all’attuazione di masse e grossi agglomerati di strutture commerciali, avendo come obiettivo il raggiungimento di un equilibrio distributivo affinché si renda paritetico l’attuale dislivello competitivo tra tipologie commerciali differenti». Sulla valorizzazione si ritiene imprescindibile «puntare sulla pianificazione commerciale intesa non più come semplice sistema di regolazione della localizzazione commerciale ma come politica di promozione dello sviluppo delle imprese locali e della qualità dei servizi». La domanda al candidato dunque è: «Quali azioni di valorizzazione del tessuto socio economico intende apportare per riqualificare il centro?» Quindi la promozione turistica, adeguando i servizi alberghieri e sviluppando formule come l’albergo diffuso, soprattutto con riferimento a Marinella. Ancora. «Come si intende utilizzare la tassa di soggiorno? Quali azioni si intende intraprendere per la promozione del nostro territorio? Come si intende valorizzare il ricco patrimonio storico-culturale della nostra città?».

RISPOSTE CHIARE Rete Imprese si aspetta anche sul tema sicurezza: prevenzione e contrasto della criminalità con servizi e interventi di prossimità e promozione della tutela della legalità «anche mediante iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita»; promozione del rispetto del decoro urbano. Infine un messaggio sul tema della comunicazione: «il linguaggio e la tecnica burocratica che adotta la pubblica amministrazione spesso non favoriscono né la partecipazione né la comprensione delle importanti discussioni che coinvolgono il consiglio comunale. Molte occasioni di discussione e di partecipazione popolare si potrebbero verificare qualora venisse effettivamente percepito l’oggetto e la vera rilevanza di alcuni provvedimenti o di alcune proposte». Come dire: basta burocratese, perché dietro sigle come Prg, Poc, Pua, Pud, possono celarsi «abominevoli progetti di sviluppo urbanistico o, peggio ancora, di speculazione».