Centinaia per il Preziosissimo Sangue

A Sarzana il presidente della Cei, cardinale Bassetti

Un momento delle celebrazioni

Un momento delle celebrazioni

Sarzana, 18 giugno 2019 - Un rito religioso che si perpetua solenne e immutabile nelle sue profonde radici cristiane e diventa occasione di festa e autentica devozione popolare. Così è stato anche domenica e ieri per il Preziosissimo sangue, i cui festeggiamenti si sono chiusi con la solenne concelebrazione al mattino del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale, e quella della sera dedicata ai malati della vallata con il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti. Due momenti di grande rilievo liturgico che hanno avuto nella processione in centro di domenica il momento di partecipazione più intensa. Centinaia di persone, forse un migliaio, sono sfilate per le vie della città alternando canti e preghiere.

Poco prima in cattedrale, in prima fila come da tradizione, c’erano i rappresentanti delle istituzioni laiche, civili (fra le altre una delegazione di assessori guidati dal sindaco Cristina Ponzanelli) e militari, oltre al popolo delle confraternite e dei ‘cavalieri’ col loro mantello bianco. Un’omelia, quella del vescovo di Volterra Alberto Silvani, che ha proposto la sua riflessione sul tema evangelico del Sangue di Cristo come strumento di redenzione, ma che non ha certo tralasciato, in filigrana, i riferimenti all’attualità alludendo alle «personali interpretazioni della fede» che finiscono per perdere di vista il suo significato più vero, con le difese a volte «folcloristiche» di simboli come il presepe o il crocifisso nei luoghi pubblici. Una fede, insomma, brandita in funzione ideologica più che vissuta in chiave evangelica e che deve essere riscoperta nella sua dimensione più autentica, passando anche attraverso una dolorosa autocritica.

Sullo sfondo, i temi dell’accoglienza e della solidarietà che ieri alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti - protagonista nel recente passato di qualche divergenza di opinioni con il ministro Matteo Salvini sull’uso dei simboli religiosi e del ruolo della fede di fronte al fenomeno dell’immigrazione - qualcuno ha pensato bene di richiamare con un grande striscione sostenuto da un gruppetto di cattolici sarzanesi di fronte all’ingresso della Cattedrale, con su scritto: ‘Sarzana tollerante e solidale saluta il presidente dei vescovi italiani’. Il presidente della Cei si è soffermato per un attimo e li ha salutati con un sorriso prima di entrare in Cattedrale.