Ci vogliono quasi 700mila euro per mettere in sicurezza e adeguare l’incrocio fra via Dogana e via Larga in località Serravalle: il grosso dell’opera è la rotatoria da inserire all’intersezione delle strade che da sola ha un quadro tecnico economico attorno ai 500mila euro. Poi serviranno altri 170mila euro circa per adeguare i marciapiedi ai margini della provinciale. Un’opera costosa e non semplice che per ora si deve accontentare, se così si può dire, soltanto di un primo lotto ma comunque il più importante: la realizzazione della rotatoria.
Un progetto che sta arrivando alle ultime battute prima dell’apertura dei cantieri visto che la giunta del Comune di Luni guidata dal sindaco Alessandro Silvestri nei giorni scorsi ha approvato l’esecutivo del primo lotto per la realizzazione della rotatoria con un quadro di spesa complessivo di 530mila euro in tutto. L’opera era stata già inserita a novembre dell’anno scorso nel programma triennale dei lavori pubblici e in quello annuale da realizzare nel 2022.
Un intervento necessario da tempo al fine di migliorare la circolazione stradale e ridurre il rischio di incidenti in un incrocio di particolare pericolosità, a causa della scarsa visibilità e dell’intenso traffico che grava sulle due arterie stradali, oltre che per garantire la sicurezza dei pedoni nel tratto della Provinciale per Ortonovo tra detto incrocio e la piazza in località Serravalle. Il progetto preliminare era stato addirittura redatto dall’amministrazione provinciale. Poi a gennaio l’approvazione in linea tecnica del definitivo, la cui progettazione era stata affidata allo studio associato Sipec con successive revisioni che hanno portato a un quadro tecnico complessivo in due lotti funzionali, come detto, pari a 646.104 euro di cui 423.416 per la rotatoria e 172.516 per i marciapiedi. L’operazione è finanziata in parte con un cofinanziamento regionale concesso a giugno del valore di 435.405 euro per il lotto 1. Quindi il progetto esecutivo del valore di 530mila è stato consegnato a fine settembre da Sipec e approvato dal Comune per quello che è l’ultimo atto prima della gara di appalto.