Truffa imprese per trent’anni. Finisce in carcere

Il sarzanese si presentava come rappresentante di una società inglese e non chiedeva molte garanzie. Intascava le commissioni e poi spariva. E’ stato arrestato in città su ordine del tribunale di Milano

Carabinieri

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Sarzana (La Spezia), 25 luglio 2021 -  Concedeva prestiti a condizioni molto vantaggiose, sostenendo di essere il rappresentante di una finanziaria con un nome inglese, in grado di svolgere le pratiche necessarie per l’erogazione delle somme richieste previo il pagamento delle commissioni previste per legge che si intascava. Soprattutto, particolare non di poco conto visto quanto venifa invece richiesto dagli altri istituti che concedono finanziamenti, si diceva disposto a erogare prestiti senza che il cliente dovesse fornire particolari garanzie. Non era però una mamma caduta dal cielo per industriali e per piccoli artigiani che avevano necessità di liquidità. Aldo Pietro Ferrari, 66 anni, ufficialmente residente a Parma dove aveva sede anche la società ma di fatto abitante a Sarzana, dopo aver intascato le commissioni non si faceva più trovare e il prestito pattuito non arrivava.  

Le truffe sono state messe a segno nell’arco di quasi trent’anni visto al sarzanese sono attribuiti fatti accaduti tra il 1992 il 2018 e hanno interessato ’clienti’ di molte regioni italiane. Finchè la fantomatica società è fallita e sono scomparsi anche i libri contabili, ragione per cui gli investigatori dell’Arma che si erano occupati della vicenda non hanno neppure potuto quantificare con precisione le vittime, anche se erano arrivate nelle varie caserme numerose denunce. Ora Ferrari è in carcere a portarcelo sono stati i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Sarzana che hanno eseguito un’ordinanza del tribunale di Milano: deve scontare una pena di oltre sei anni di reclusione per truffe e reati contro il patrimonio commessi appunto in varie parti d’Italia. Gli uomini dell’Arma l’hanno trovato in centro di Sarzana, eseguendo il provvedimento dell’autorità giudiziaria.  

I carabinieri della stazione di Castelnuovo Magra invece hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale presso la Corte d’appello di Genova nei confronti di un uomo di 47 anni della zona. Su di lui gravava infatti la condanna a 2 anni di reclusione, oltre a 9 mila euro di multa, per violenza sessuale aggrava in concorso che risale al dicembre del 2015. A suo carico vi era anche un decreto penale di condanna del tribunale di Lucca per false attestazioni commesse nel 2018 in quella provincia. L’uomo dunque è stato rintracciato dai militari di Castelnuovo Magra e dopo le formalità di rito è stato condotto al carcere della Spezia dove sconterà la condanna.