Pista ciclopedonale da Arcola fino al mare

L’idea si inserisce nel progetto di rivitalizzazione della sponda destra del Magra che verrà liberata dal frantoio e dalle darsene

Il direttore del Parco, Perfetti, l’architetto Nastri e il presidente Tedeschi

Il direttore del Parco, Perfetti, l’architetto Nastri e il presidente Tedeschi

Sarzana, 2 giugno 2020 - Da Arcola al mare in bicicletta attraversando l’area fluviale risplendente di alberi e pulizia. Sognare in grande non costa niente ma intanto si può dare il via a un primo intervento di riqualificazione ambientale e restituzione delle aree alla pubblica fruizione che il Parco di Montemarcello Magra Vara ha previsto sulla sponda destra del fiume. Dopo anni di battaglie per restituire agli appassionati della natura la dorsale che sfocia alla foce del Magra qualcosa di concreto sembra finalmente emergere. Merito anche del supporto garantito dall’associazione nazionale AzzeroC02 che porterà nell’area ambientale protetta dall’ente naturalistico il progetto “Mosaico verde” che è già stato sperimentato in varie città italiane. Tra l’associazione collegata a Legambiente e il Parco è nato da tempo un connubio che ha portato alla stesura del progetto di riambientalizzazione ambientale e paesaggistica delle sponde del Magra che verranno liberate dal frantoio degli inerti non piu’ operativo in zona Senato e dalle darsene che seguendo le direttive del Piano della Nautica, approvato circa un anno fa, dovranno trasferirsi al di sopra della linea di navigabilità. Le sponde liberate dovranno essere ravvivate dalla natura per cui predisposte alla piantumazione di alberi e vegetazione tipica del luogo.

La preparazione del progetto è stata illustrata dall’architetto Roberto Nastri che fa parte del gruppo di lavoro di AzzeroC02 al presidente Pietro Tedeschi e al direttore Antonio Perfetti nella sede sarzanese di via Paci. L’intervento mette insieme la disponibilità dell’ente Parco, quella delle amministrazioni comunali di Ameglia e Lerici mentre si attendono segnali anche da Regione e dalle aziende private. AzzeroC02 da anni collabora con grandi marchi del settore industriale, anche la Barilla pare aver dato un’occhiata alla foce del Magra interessata alla collaborazione, coinvolgendole in recuperi ambientali.

Le aree interessate sono quella del Senato di Lerici occupata dai frantoi di frantumazione dei detriti già dismessi, l’area a monte del cantiere navale Sanlorenzo in parte occupata da un rimessaggio in fase di dismissione e la zona del Mammellone al centro del piano di razionalizzazione degli spazi adibiti al ricovero imbarcazioni secondo il Piano della Nautica. Il “Mosaico verde” applicato da AzzeroC02 prevede la rinascita della vegetazione e delle praterie umideNel disegno di rivitalizzazione della sponda destra del fiume Magra è stato inserito il progetto della ciclopedonale che colleghi Arcola al mare. Alla presentazione di quella che è per il momento solo un’idea era presente, da remoto, anche l’assessore comunale Salvatore Romeo. La promozione della mobilità alternativa potrebbe trovare applicazione nel percorso ciclopedonale attraverso gli spazi fluviali magari inserendola nel più vasto piano di collegamento con Santo Stefano Magra e la Lunigiana grazie all’uso dei binari dismessi della ferrovia da utilizzare come strada per le biciclette. Il sogno deve fare i conti con la realtà finanziaria che per il momento non esiste ma che il Parco spera di trovare nella collaborazione con la Regione Liguria e Toscana, Ferrovie dello Stato e amministrazioni comunali. Massimo Merluzzi © RIPRODUZIONE RISERVATA