Pazienti caduti dal letto in ospedale. "Il nodo è la carenza di personale"

I fatti denunciati con una interrogazione in Regione sarebbero accaduti ad aprile al San Bartolomeo

Medici

Medici

Sarzana, 21 luglio 2021 - Tra le svariate interrogazioni a tema sanità protocollate nei mesi scorsi dal consigliere regionale pentastellato Paolo Ugolini , una su tutte – discussa a Genova proprio ieri – è in grado di far riflettere su quali siano di fatto gli effetti concreti della carenza di personale in Asl 5. Stando a quanto riportato dal consigliere Ugolini, infatti, nel mese di aprile 3 pazienti ricoverati nel reparto di Multispecialistica del San Bartolomeo di Sarzana sarebbero caduti dal proprio letto nell’arco di due settimane. "I fatti risalgono a qualche giorno prima del 17 aprile – ha commentato Paolo Ugolini da noi raggiunto telefonicamente – data in cui ho protocollato l’interrogazione sotto segnalazione del sindacato Nursind, ma purtroppo per via degli impegni del presidente Toti, che detiene anche la delega alla sanità, l’argomento è stato discusso solo oggi. Durante il turno notturno in quel reparto con 24 pazienti anziani e fragili ricoverati ci sono solo 2 infermieri che tra la somministrazione delle terapie e il controllo dei farmaci sono in grande difficoltà".

La carenza di personale in Asl 5 non è cosa nuova: la provincia spezzina, in base alla popolazione, se paragonata alle altre Asl liguri registra una carenza di personale che oscilla tra il 25 e il 30%. Dal canto suo il presidente di Regione Liguria ha invece sottolineato come la carenza di personale infermieristico sia un problema nazionale destinato a perdurare nel tempo, almeno per i prossimi 5 anni, perché i corsi di formazione non riescono a fornire personale in numero adeguato alle esigenze. Il presidente Giovanni Toti ha concluso l’intervento ricordando comunque che in Asl 5 il personale infermieristico è stato implementato. Ma a detta del consigliere pentastellato la sofferenza in cui versa il nostro territorio non solo non è paragonabile a quella delle altre province liguri, ma risentirebbe di più fattori, non ultimo la concorrenza della vicina Toscana. "È capitato svariate volte – ha proseguito Ugolini – che infermieri, dopo aver vinto il concorso in Asl 5 abbiano chiesto il trasferimento in Toscana, lì le strutture sono più attrattive e organizzate e il personale meglio retribuito. Perché una persona preparata dovrebbe partecipare ad un bando, come quello per l’assunzione di 60 infermieri in Asl 5, con contratto a tempo determinato, di un anno più due, sapendo per certo che poi verrà spostato freneticamente da un reparto all’altro, quando esistono alternative migliori?".

Alla fuga di personale verso la Toscana si aggiunge poi quella dei pazienti che, con i tempi di attesa di Asl 5 – che ancora non ha ripreso gran parte delle attività che riusciva ad espletare in periodo pre-covid – sarebbero orientati a fare riferimento alle strutture toscane, con un costo notevole per le casse di Regione Liguria che, nell’ultimo anno, ha dovuto sborsare ben 50 milioni di euro proprio per la mobilità passiva.