Omaggio a Tina Lagostena Bassi Una scalinata ha ora il suo nome

Venerdì sera l’inaugurazione. Fu avvocata protagonista. di clamorosi processi. per casi di stupro

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne celebrata il 25 novembre, la città di Sarzana ha intitolato una scalinata a Tina Lagostena Bassi, avvocata e attivista. Si tratta della scalinata che collega l’incrocio tra piazza Cesare Battisti e Torrione Testaforte a via Cittadella, dove nel tardo pomeriggio di venerdì, nonostante la pioggia battente, si è svolta la cerimonia che ha ufficializzato l’intitolazione. L’iter era stato avviato con deliberazione di giunta lo scorso aprile, per valorizzare l’attività e le battaglie portate avanti dall’avvocata milanese in difesa dei diritti delle donne. D’ora in poi, dunque, la scalinata che introduce a uno degli scorci più suggestivi della città si chiamerà “Scalinata Tina Lagostena Bassi – Avvocato delle donne”, come è scritto sulla targa commemorativa.

“Una donna ha il diritto di essere quello che vuole, senza bisogno di difensori. Io non sono il difensore della donna. Io sono l’accusatore di un certo modo di fare processi per la violenza”, sono alcune delle parole di Tina Lagostena Bassi, che ha assistito le donne vittime di stupro e violenza in un’epoca storica in cui le donne avevano torto a prescindere. All’inaugurazione la sindaca Cristina Ponzanelli ha ricordato anche l’apertura, due anni fa, del centro antiviolenza grazie ai finanziamenti ottenuti su un bando regionale.E ha definito Tina Lagostena Bassi "donna capace di abbattere un muro di silenzio e di gretto maschilismo che animava la società e i tribunali italiani". All’iter per arrivare all’intitolazione della scalinata hanno partecipato l’associazione Vittoria e della Consulta Giovani. "Molte cose sono cambiate ma ancora oggi, a volte, sentiamo sentenze vergognose con le quali le violenze sessuali perpetrate sulle donne vengono giustificate, banalizzate o addirittura negate con motivazioni assurde che di fatto fanno ricadere la colpa sulle vittime", ha sottolineato Nea Delucchi, presidente dell’associazione Vittoria. La vicepresidente della Consulta Giovani Eleonora Ebainetti ha annunciato che da gennaio la Consulta giovani, con l’associazione Vittoria, porterà avanti il progetto psicoeducativo “Facciamolo con senso” nelle scuole: i giovani spiegheranno agli adolescenti l’importanza del consenso e la lotta alla violenza di genere.