Oliveto e mancata vendita dei terreni La Merano cita in giudizio Marinella

Chiesta una pronuncia che produca gli effetti del contratto non concluso

Svolta clamorosa e del tutto "inaspettata" almeno per Nanni Grazzini, liquidatore della Marinella spa, che ieri, non appena ricevuta la notifica, ha commentato a caldo l’atto di citazione della Fratelli Merano che chiede al giudice di Imperia una pronuncia volta a produrre gli effetti del contratto non concluso per la vendita dei 100 ettari dell’ex tenuta da destinare a oliveto. "La nostra volontà è sempre stata quella di concludere positivamente l’operazione uliveto – ha commentato – e lo abbiamo ribadito più volte. Abbiamo sospeso la vendita perché dal parere dell’architetto De Mastri si evince che i liquidatori sarebbero potuti incorrere in controversie e abbiamo richiesto doverose verifiche". Stando a Grazzini di particolare rilevanza per lo scioglimento della riserva sarebbe "il certificato di destinazione urbanistica da cui si desuma che la vendita sia conforme alla normativa vigente". Questione su cui il Comune dovrebbe esprimersi presto. Ma a detta dell’avvocato della Merano la vertenza si "è resa necessaria per tutelare il diritto al perfezionamento dell’acquisto del compendio immobiliare" che "dopo aver sottoscritto un contratto preliminare di vendita regolarmente trascritto e aver addirittura diffidato la Fratelli Merano dal comparire davanti al notaio per la firma del rogito si è resa inadempiente rispetto alle obbligazioni assunte". Andiamo con ordine. Il 19 aprile 2021 la Merano stipula con la Marinella spa un preliminare di vendita versando una caparra di 500 mila euro su un totale di 6 milioni e 375 mila euro. La compravendita sarebbe dovuta essere perfezionata il 13 luglio 2022, data differita al 3 agosto e poi al 26 ottobre, giorno in cui i sindaci della Marinella spa hanno diffidato gli ex liquidatori della società (Leonardo Pagni e Giovanni Cocconi) e i fratelli Merano dal concludere l’operazione. Il 28 ottobre gli stessi liquidatori hanno comunicato una nuova data per la stipula, il 17 novembre. All’appuntamento però si sono presentati solo i fratelli Merano che – lecitamente spazientiti – ora chiedono di ottenere il perfezionamento dell’acquisto degli immobili mediante una sentenza che produca gli effetti del contratto definitivo non concluso. E, a meno che non emergano nei prossimi giorni elementi che possano risolvere bonariamente la vicenda, l’udienza è fissata per il 30 marzo 2023.

Elena Sacchelli