Non violenza, lezioni nelle scuole. Le volontarie salgono in cattedra

L’appello dell’associazione Vittoria per insegnare il rispetto ai giovani

Un momento della manifestazione per Roberta Felici

Un momento della manifestazione per Roberta Felici

Sarzana, 8 aprile 2018 -  La strada  è ancora in salita, nonostante l’impegno e le tante iniziative messe in campo da un paio d’anni. Troppo delicato, intimo e spesso difficile da spiegare il tema della violenza che spesso trova origine proprio all’interno delle apparenti tranquillità di casa. Un muro solido che le volontarie dell’Associazione Vittoria stanno cercando in quale modo di abbattere per capire, ascoltare e impedire che tanti nomi finiscano in un elenco da ripetere ogni volta quasi come una preghiera. Una strada in salita insomma, ma ben lo sapevano e non si arrendono le volontarie del gruppo nato proprio perchè anche in una piccola vallata i problemi esistono e vanno affrontati nonostante l’altra sera un pizzico di delusione si sia unito alla commozione. La presidente dell’associazione, Maria Cristina Sinopoli, non ha potuto non evidenziare la poca presenza soprattutto di giovani alla fiaccolata in onore di Roberta Felici. Hanno presenziato un centinaio di persone, tutte adulte.

Il gruppo di lavoro ha lanciato una nuova proposta. «E’ necessario – ha spiegato – rafforzare la sensibilità e allargare ulteriormente i contatti con le scuole affinchè i ragazzi imparino il rispetto. Da due anni incontriamo gli studenti delle scuole superiori Parentucelli-Arzelà e abbiamo avuto contatti proprio l’altra sera con una studentessa per organizzare una assemblea. Siamo di nuovo davanti a una tragedia ma non ci arrendiamo anche se ci sarebbe piaciuto avere più gente intorno a noi. Non è semplice e lo sapevamo, ma andiamo avanti proprio perchè non devono più esserci tragedie». Hanno chiesto rispetto e amore per la figura femminile, usando parole uscite di getto nell’emotività ma anche frasi più ricercate come quelle lette da Cinzia citando una poesia di William Shakespeare. L’associazione che si avvale dell’aiuto di esperti, psicologi e avvocati, sta rafforzando la presenza sul territorio e dopo lo sede sarzanese aperta in via Falcinello sta allargandosi anche in altre zone della Val di Magra.

La presenza dei rappresentanti delle amministrazioni comunali vicine è la prova della collaborazione avviata e dei propositi futuri, come quelli annunciati dal Comune di Santo Stefano Magra. Il punto di ascolto sarzanese di via Falcinello, attivo nel complesso della Pubblica Assistenza, grazie alle volontarie dell’associazione è aperto il lunedì (9-12.30), giovedì (14.30-18.30) e sabato (9-12.30) mentre a Fiumaretta lo sportello è stato attivato all’interno del centro polivalente ‘Capolicchio’ in piazza Pertini, pronto all’ascolto il secondo e quarto martedì di ogni mese dalle 15 alle 17. Da questo mese il primo e terzo mercoledì sarà possibile incontrare le operatrici anche al centro sociale di Castelnuovo Magra dalle 10 alle 12. 

Massimo Merluzzi