Museo del ciclismo, nuova casa. Peracchini è pronto ad ‘adottarlo’

Alla Spezia dopo la chiusura dell’ex batteria Chiodo di Montemarcello

Gian Carlo Zoppi presidente della società sportiva Lorelì ha già avuto un incontro col sindaco Pierluigi Peracchini

Gian Carlo Zoppi presidente della società sportiva Lorelì ha già avuto un incontro col sindaco Pierluigi Peracchini

Ameglia (La Spezia), 13 dicembre 2018 – Il Museo del ciclismo di Montemarcello non rimarrà senza una casa. A tendere la mano agli ideatori dell’originale struttura che raccoglie cimeli rari dedicati alle due ruote è stato il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, che non è rimasto insensibile di fronte alle difficoltà della società sportiva Lorelì costretta a traslocare in tutta fretta dalla sede realizzata all’interno di un’ala dell’ex batteria militare Chiodo di Montemarcello. La struttura ricettiva è chiusa essendo scaduta la convenzione tra l’Ente Parco Montemarcello Magra Vara e il Comune di Ameglia e di conseguenza anche il museo è stato costretto a cercare una collocazione. Ma le tantissime magliette, tutte originali, donate dai campioni ma anche semplici appassionati, biciclette, raccolte di libri, articoli di giornale, riviste non rimarranno nei cartoni. Il presidente Gian Carlo Zoppi che auspicava un aiuto da parte del Comune della Spezia è stato accontentato: il primo cittadino, appassionato di ciclismo oltre che atleta in gioventu’, si è detto pronto a trovare una soluzione.

"Avevo già incontrato Gian Carlo Zoppi - spiega il sindaco spezzino - e posso ribadire la nostra volontà di prendere a carico la richiesta della sua associazione. Sono già state individuate alcune possibilità di sedi e proprio nei prossimi giorni verrà accompagnato a fare alcuni sopralluoghi. Nell’occasione, vorrei ribadire la nostra intenzione di rendere il più fruibile possibile per la cittadinanza lo spazio che sarà dedicato al museo proprio perché il ciclismo ha avuto alla Spezia una storia importante che è bene sia riconosciuta e conosciuta a partire dai più giovani".

Una prima fase della contesa dunque sembrerebbe essere risolta con l’apertura di una nuova sede per dare visibilità a un museo unico nel genere. Per quanto riguarda la gestione dell’intera struttura per la quale stati investiti cospicue risorse dovrà essere il Comune di Ameglia a sciogliere le riserve e aprire un bando di gara per trovare nuovi interlocutori, così come per l’orto botanico all’interno dell’area naturalistica del Caprione.

m.m.