"Mega impianto con infrastrutture carenti"

Dubbi e perplessità dei residenti di via Navonella per il progetto che prevede campi da tennis e padel, spogliatoi e punto di ristoro

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Le stradine di campagna sono collegate da tre ponticelli, costruiti per servire e soddisfare le esigenze della cinquantina di residenti che si dividono l’area agricola di via Navonella per altro ancora neppure servita dalla rete fognaria. Ognuno pensa alla propria fossa biologica affidandosi periodicamente al servizio privato di scarico. Una zona di 55 mila metri quadrati alle porte della città, ricadenti nel quartiere di Sarzanello, con esigenze infrastrutturali da risolvere ma improvvisamente diventata la nuova frontiera di un progetto sportivo decisamente all’avanguardia capace di affascinare gli appassionati di tennis e padel. Ma insieme ai campi da gioco sono previsti nel progetto presentato al Comune di Sarzana anche spogliatoi, punto ristoro e servizi igienici. Insomma un forte investimento da parte di un privato che però sta iniziando a creare divisione. I residenti stanno a guardare ma di certo vorrebbero maggiori informazioni per capire che cosa sorgerà, come verrà gestito il flusso di mezzi in transito e come saranno trasformati i terreni ancora verdi. "Sicuramente - spiegano Alessandro Marcato (in foto) e Clementina Paladini - ci piacerebbe ricevere maggiori informazioni sul progetto. Difficile pensare che su queste strade dove può transitare una macchina alla volta possa svilupparsi un traffico da centro sportivo così attrezzato come è stato descritto. Non si deve essere contrari a prescindere su un piano innovativo, ma se non altro andrebbe ben illustrato e condiviso. Al momento non è stato fatto e comunque le perplessità sono tante. Abbiamo sentito parlare della realizzazione anche di un senso unico, il che significherebbe che alcune abitazioni che adesso possono raggiungere l’Aurelia in cento metri dovrebbero fare un giro molto più ampio per poi spuntare su viale XXV Aprile. Chiaro che queste condizioni sono inaccettabili e sarebbe opportuno affrontarle con maggior chiarezza".

Sul progetto presentato dalla società toscana Giemme si è mosso, contrariamente, il gruppo Italia Viva che attraverso il consigliere comunale Umberto Raschi e il coordinatore Giovanni Destri, hanno annunciato la richiesta di accesso agli atti del progetto e invitato anche la Consulta territoriale di Sarzanello a prendere una posizione chiara anche alla luce di un paio di assemblea alla quale i componenti hanno presenziato insieme agli amministratori comunali.

Massimo Merluzzi